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"Viva per miracolo": così Francesca Giuffrida, 67 anni, si definisce mentre, seduta su dei gradini esterni di un negozio, vede le macerie della sua casa. "Ci potevo essere anch'io là sotto, magari morta - aggiunge - e invece ieri sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita". Ovviamente conosceva "da anni tutte le persone del palazzo". "Tutte persone - sottolinea - tranquille".
E' ricoverata in coma farmacologico con la prognosi riservata la bambina di 10 mesi rimasta gravemente ferita nel crollo della palazzina in cui abitava con la famiglia a Catania. La piccola ha riportato una frattura cranica laterale sinistra e presenta anche due focolai contusivi emorragici per i quali non è necessario sottoporla a un intervento chirurgico, ma soltanto a controlli clinici. "Le lesioni contusive e le fratture - sottolinea il primario della Rianimazione pediatrica dell'ospedale Garibaldi Nesima, il dottore Giuseppe Ferlazzo - sono stabili e a un primo controllo neurologico è stato evidenziato peraltro un movimento spontaneo dei quattro arti e presenza dei riflessi".
Uno dei quattro feriti è ustionato. Secondo una prima ripotesi, sarebbe stato vicino al luogo dove sarebbe avvenuta l'esplosione della bombola, che è ritenuta accidentale. L'uomo è stato ricoverato all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania e poi trasferito, con un elicottero del 118, all'ospedale Civico di Palermo. Secondo alcuni vicini, dalla sua abitazione, al primo piano, provenivano dei rumori tipici di lavori domestici e c'era odore di gas. Gli altri due feriti, non gravi, sono nell'ospedale di
Lentini, nel Siracusano
La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha disposto il sequestro dell'immobile e delegato le indagini alla polizia di Stato.
IL COMMENTO
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