"Sul tema dei migranti, ogni giorno siamo sollecitati dallo Stato, tramite le Prefetture, a cui rispondiamo con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni.
Le forze politiche giocano le campagne elettorali sulla nostra pelle, utilizzando presìdi e banchetti per urlare, sventolando i nostri vessilli da una parte e dall'altra, salvo poi offendersi quando nell'esasperazione ci scappa qualche mala parola.
I media talvolta inciampano in servizi a senso unico, come nel caso di Ventimiglia, in cui si è dato clamorosamente spazio a soggetti ai confini della legalità, restituendo uno spaccato parziale di una realtà estremamente complessa, piuttosto che ad un'amministrazione comunale che lotta quotidianamente per garantire un equilibrio al limite dell'impossibile.
Quando cerchiamo di utilizzare gli unici strumenti che abbiamo a nostra disposizione cioè le ordinanze - con l'unico obiettivo di tutelare il benessere dei nostri cittadini e rendere più sostenibile una situazione ormai esacerbata, rischiamo di essere colpiti da sentenze senza appello, come nei casi di Alassio e Carcare.
Adesso basta! Non vogliamo essere più insultati, strumentalizzati da ogni parte e fatti oggetto quotidianamente di una elencazione dei doveri, dei servizi da rendere e delle garanzie da assicurare ai cittadini.
Stiamo comunque provando a informarci, formarci e studiare le migliori soluzioni possibili da individuare per svolgere con senso di responsabilità e dignità l'improbo compito di accogliere, nel rispetto delle regole e delle comunità locali.
Non cerchiamo applausi e nemmeno ringraziamenti. Solo rispetto".
IL COMMENTO
La Genova che si spegne e quella che si accende
Come si controllano le acque superficiali in Liguria