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"La chiamano autostrada, ma sembra la prova speciale di un rally - prosegue Rossi - naturalmente la magistratura farà il suo lavoro, ma un autista che arriva da un Paese straniero può anche sbagliarsi. Non aveva assunto né alcol né droga. Il problema è un altro: le autostrade liguri sono in grado di sopportare certi traffici? Perché da 50 anni non si fanno lavori di adeguamento? Devono avvenire altre tragedie per rendersi conto di questo?". Il senatore punta il dito contro le "lobby" che "tentano di sminuire questi fatti" e annuncia martedì un intervento in Commissione trasporti.
Ancora una volta emerge la debolezza infrastrutturale della Liguria: autostrade carenti e pericolose, dove i mezzi pesanti che frequentano i porti viaggiano fianco a fianco con le auto di cittadini locali e turisti. Una situazione che, per Rossi, ha responsabili ben precisi: "Non è certo colpa del governo Gentiloni. In primis chi gestisce la società Autostrade in maniera superficiale. I parlamentari liguri e tutti i governi passati non si sono mai occupati dei problemi della nostra regione. La Liguria non è mai ai tavoli che contano" perché "c'è un Italia ad alta velocità, tra Torino, Firenze, Roma e Napoli, e una isolata e lenta, compresa la Liguria. Manca la volontà di fare investimenti in infrastrutture. L'Italia è spaccata in due per interessi economici".
Rimane in primo piano il dolore per le vittime, i due operai piemontesi travolti dal camion, che per Rossi "non avrebbero dovuto trovarsi lì, in una giornata di traffico intenso, in un tratto dove passano i tir". Il loro sacrificio servirà? "Ho forti dubbi. Non possiamo cambiare un'autostrada in tre giorni. Ma possiamo evitare che accadano altre tragedie. Da domani lavoreremo ancora per questo".
IL COMMENTO
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