cronaca

Code e disagi per tutta la giornata, quarto episodio in quattro giorni
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Ancora un incidente sull'autostrada A10 Genova-Ventimiglia, ancora un tir ribaltato in direzione Genova e nuova chiusura totale dell'autostrada con altri enormi disagi per chi viaggia verso il capoluogo. Stavolta è successo poco prima del casello di Arenzano: un'autocisterna è finita su un fianco riversando sulla carreggiata parte del carico costituito da una sostanza oleosa potenzialmente tossica. Ferito lievemente il conducente, in codice giallo all'ospedale San Paolo di Savona.

L'autostrada è chiusa con uscita obbligatoria a Varazze, si percorre l'Aurelia e si rientra ad Arenzano. E per gli automobilisti è di nuovo un inferno, con code di 14 chilometri. Secondo Autostrade "data la complessità delle operazioni, si stima che la chiusura del tratto potrà interessare l'intera giornata". Nessun problema in direzione Ponente. 

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14.10 - Allertata anche la Guardia Costiera. In caso di rottura della cisterna l'acrilamide potrebbe finire nei rii sottostanti e quindi in mare.

13.50
- Il Tir che si è ribaltato non trasportava olio di oliva come trapelato in un primo momento ma acrilamide, una sostanza potenzialmente tossica usata nella preparazione dei calcestruzzi. Per effettuare la bonifica della carreggiata e travasare in condizioni di sicurezza il prodotto dal camion ad un altro veicolo "è ipotizzabile che il tratto di autostrada fra i caselli di Varazze e Arenzano, in direzione Genova rimanga chiuso per l'intera giornata", fa sapere Autostrade.

13.30 - Ancora in corso gli interventi sul luogo dell'incidente. Secondo i vigili del fuoco si tratta di liquido pericoloso. La coda è di 15 chilometri da Savona a Varazze, dove c'è l'uscita obbligatoria

13.00 - Traffico completamente bloccato fino a Savona.
 Per raggiungere Genova si consiglia di percorrere l'autostrada A6 fino a Torino, quindi la A21 verso Alessandria 

12.45 -
La coda ha raggiunto i 15 chilometri. Bloccata completamente anche l'Aurelia. Obbligatorio uscire a Varazze, si può rientrare ad Arenzano

I Vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno identificato il liquido trasportato come pericoloso, disponendo il confinamento della zona del sinistro e l'intervento di un mezzo idoneo per il travaso del liquido stesso. Solo successivamente sarà permesso l'intervento di raddrizzamento e spostamento dell'autocisterna.

A chi proviene da Ventimiglia si consiglia di percorrere la A6 Torino-Savona, quindi la A21 e successivamente la A26 o la A7 per chi è diretto a Milano e Genova. Agli utenti che hanno già superato Savona e diretti verso Genova, dopo l'uscita obbligatoria a Varazze, si consiglia di percorrere la Strada Statale 1 Aurelia e rientrare in autostrada ad Arenzano verso Genova o in alternativa, per chi si trova tra Albisola e Celle Ligure, di uscire e rientrare in A10 in direzione di Savona. A chi si trova sulla viabilità ordinaria in prossimità di Celle Ligure ed Albisola si consiglia, per raggiungere Genova, Torino e Milano, di entrare in A10 in direzione di Savona per poi percorrere la A6.

Autostrade per l'Italia in una nota tiene a precisare che "l'incidente è accaduto su un tratto in curva dotato di impianto sequenziale luminoso, pavimentazione tipo grip road ad alta aderenza e soggetto a un limite di velocità per i mezzi pesanti di 60 Km/h". 

Si tratta del quarto incidente in quattro giorni nel tratto autostradale da Savona a Genova. Una sequenza iniziata sabato con l'incendio di un tir che si era ribaltato all'uscita della galleria Pecorile nei pressi di Celle Ligure. Domenica episodio analogo: un camion sbanda e travolge il cantiere dove lavoravano gli operai per ripristinare i danni causati il giorno prima. Due morti e nove feriti. Lunedì, nello stesso punto, altro incidente con un mezzo pesante che si mette di traverso. 

Intanto si continua a indagare sull'incidente mortale di domenica mattina.
Il camionista, in carcere a Marassi, sarà interrogato mercoledì. Secondo gli inquirenti stava procedendo a velocità elevata. Ma nel mirino c'è anche la società Autostrade per la decisione di tenere aperte due corsie nonostante il cantiere collocato in un punto così pericoloso, oltre che per i presunti problemi strutturali di quel tratto denunciati da anni anche in sedi istituzionali.