"Aggregazione Amiu-Iren: anche la magistratura vuole vederci chiaro" recita un comunicato stampa inviato dai consiglieri comunali Antonio Bruno e Giampiero Pastorino di Federazione della sinistra. Fa riferimento a un esposto da loro presentato su una delle operazioni più complesse, a livello politico, della storia della giunta Doria.
La Procura di Genova ha aperto un fascicolo, di cui è titolare il sostituto procuratore Francesco Cardona Albini, ipotizzando il reato di abuso d'ufficio ed è al momento contro ignoti. L'indagine è stata aperta nelle scorse settimane in seguito a un esposto secondo il quale Iren avrebbe goduto di un "ingiusto vantaggio" nei confronti di potenziali concorrenti interessati all'aggregazione con Amiu.
All'esposto sono stati allegati diversi documenti ufficiali tra cui delibere del consiglio comunale che dimostrerebbero che l'amministrazione comunale fin dal marzo 2015, cioè oltre un anno prima del bando di manifestazione di interesse per la ricerca di un partner industriale e societario di Amiu, abbia avviato contatti con Iren, attivato un tavolo tecnico fra Iren e Amiu e chiesto anche ad Iren uno studio di fattibilità su eventuali ipotesi aggregative con Amiu. All'avviso di manifestazione di interesse pubblicato dal Comune di Genova a settembre 2016 ha risposto solo Iren.
"Non eravamo visionari. La magistratura genovese ha aperto un'inchiesta per accertare se tutto sia stato fatto nel rispetto delle norme di legge nell'iter che ha portato l'amministrazione comunale ad individuare Iren Ambiente come partner societario e industriale di Amiu" scrivono Bruno e Pastorino.
"Le questioni che erano state sollevate in aula, evidentemente, non sono così insignificanti se anche la Procura della Repubblica ha deciso di approfondirle, con un'inchiesta affidata al pm Francesco Cardona Albini. La domanda posta è semplice ma inevitabile: è legittimo che l'amministrazione comunale fin dal 2015, quindi almeno un anno prima che fosse pubblicato l'avviso esplorativo per la ricerca di un partner industriale e societario di Amiu, abbia avviato contatti con Iren, attivato un tavolo tecnico fra Iren e Amiu e chiesto anche ad Iren uno studio di fattibilità su eventuali ipotesi aggregative con Amiu?
E' possibile che questo percorso abbia favorito Iren rispetto ad altri eventuali concorrenti, considerando che nel 2016 quella di Iren Ambiente (il caso a volte è davvero imprevedibile ..) è stata l'unica proposta presentata al Comune per l'aggregazione con Amiu? Ovviamente tocca alla magistratura accertare i fatti ed eventuali responsabilità ma, nell'attesa, chiediamo che la Giunta Doria ritiri la delibera che domani è all'ordine del giorno del consiglio comunale. Lo faccia per tutelare se stessa, l'amministrazione comunale e la stessa Amiu" scrivono i consiglieri.
LE MOTIVAZIONI DELL'ESPOSTO
"Nel 2013, il Consiglio comunale di Genova approvò a maggioranza la delibera 75/2013 per la razionalizzazione delle aziende partecipate del Comune stesso, inserendo per AMIU Genova la disposizione di cercare un partner societario mediante la vendita di una parte minoritaria delle quote societarie, con lo scopo di realizzare il piano industriale che prevedeva impianti di nuova costruzione.
Nel 2015, nella successiva delibera di consiglio 15/2015 la stessa indicazione venne trasformata in quella di ricercare un partner industriale che apportasse impiantistica esistente. In particolare con del. CC n.15 del 12 maggio 2015 il Comune di Genova approvò un “Piano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni azionarie” relativa anche a AMIU.
Il 12 febbraio 2015 il Sindaco di Genova invitò AMIU a predisporre studi di fattibilità, comprensivi di analisi industriali, economico-finanziarie e dei necessari approfondimenti tecnico-giuridici, relativi ad eventuali ipotesi aggregative, alla luce delle previsioni in materia di servizi pubblici locali contenuti nella legge di Stabilità 2015 Il 3 marzo 2015 AMIU invitò Iren a partecipare alla redazione di uno studio di fattibilità (comprensivo di analisi industriali, economico-finanziarie e dei necessari approfondimenti tecnico-giuridici), conformemente a quanto richiesto dal Comune con la lettera del 12 febbraio 2015, nonché anche in previsione del Piano di Razionalizzazione delle società partecipate (poi approvato con Ordinanza Sindacale n.64/2015 e ratificato con delibera del Consiglio Comunale n. 15/2015)
Il 06.06.2016 (Prot. PG/ 2016/192217 l’assessore all’Ambiente Italo Porcile rispondendo a una interrogazione del Consigliere Comunale Antonio Bruno confermava che “ Nell'ambito del progetto di ricerca di un partner capace di aiutare AMIU (come definito anche nella Delibera Consiliare 15/2015 che riassume fornendo ulteriori precisazioni gli indirizzi già contenuti in delibere precedenti sullo stesso tema a partire dal 2013) ad uscire dalla situazione di difficoltà finanziaria scatenata dalle note vicende di Scarpino, il Comune di Genova ha dato mandato ad AMIU di avviare un dialogo con IREN su base tecnica finalizzato alla verifica di elementi di potenziale sinergia fra i rispettivi piani industriali. Conseguentemente AMIU ha attivato un tavolo tecnico con IREN nel quale sono tuttora in corso discussioni finalizzate ad un esame dei reciproci programmi di sviluppo, con riferimento particolare se non esclusivo, agli aspetti impiantistici legati al ciclo di trattamento dei rifiuti alla luce delle recenti novità normative emanate da Regione e Città Metropolitana (che recentemente ha approvato il piano di ambito che recepisce il piano industriale di AMIU definendone la relativa impiantistica, in divenire, di pertinenza ATO). Qualora, come sembra, dovessero essere ravvisati forti elementi di sinergia fra i rispettivi programmi industriali potrà essere avviata, nel rispetto delle procedure in materia di trasparenza, un’ulteriore fase di analisi finalizzata alla definizione di una possibile operazione di carattere societario i cui parametri saranno eventualmente immediatamente a valle della prima fase sopra descritta.”
Il 29 giugno 2016, durante i lavori della Commissione Consiliare Sviluppo Economico del Comune di Genova, il Direttore Generale del Comune di Genova dott. Franco Giampaoletti confermava quanto evidenziato dall’assessore Italo Porcile e dichiarava che“ … Ad oggi sono già in corso interlocuzioni all’interno di un perimetro definito all’interno di uno scambio di corrispondenza fra Comune di Genova ed AMIU, fra AMIU ed IREN finalizzate alla definizione, all’analisi, all’individuazione di elementi di sinergia nei rispettivi piani industriali…. È estremamente probabile, non possiamo dire certo che ci sia l’offerta di Iren in tempi estremamente rapidi, e nel caso in cui l’offerta di Iren sia l’unica offerta, si attiverà immediatamente un processo negoziale per la definizione di quelli che sono aspetti di dettaglio …”.
Alle reazioni sollevate da queste dichiarazioni che, sostanzialmente, già identificavano in IREN (Società di diritto privato con una quota rilevante di azionariato privato) il soggetto che avrebbe concorso alla aggregazione societaria, non garantendo una procedura dotata della necessaria trasparenza, la “par condicio” e la “concorrenza” necessarie, il Sindaco Marco Doria (in assenza del Direttore Generale) rispondeva “..il dottor Giampaoletti aveva citato Iren, perché leggendo i giornali, ci sono state dichiarazioni dei vertici di Iren che dicevano che Iren aveva individuato nell’area ligure, piemontese, emiliana, l’area di riferimento di questa azienda ..”
Soltanto con la delibera di giunta 162/2016 del 29 luglio 2016 si deliberava, tra il resto:
1) di approvare le linee di indirizzo, di cui in premessa, per la pubblicazione di un Avviso esplorativo di sollecitazione di manifestazioni d’interesse a dar luogo ad un’operazione di aggregazione societaria ed industriale con Amiu Genova S.p.A., ai sensi e per gli effetti dell’art. 3bis, comma 2bis, legge 148/2011, come modificato dall’art. 1, comma 609, lett. b), legge 190/2014, funzionale alla valorizzazione e alla riorganizzazione della società.
Nel settembre 2016 veniva pubblicato l’avviso esplorativo cui rispondeva solo Iren Ambiente.
Il 3 novembre 2016, con delibera di giunta 238/2016, l’Amministrazione comunale di Genova prendeva atto di quanto sopra, autorizzando il proseguimento della trattativa con Iren Ambiente, unico soggetto che aveva manifestato il proprio interesse.
Il 19 dicembre 2016 con delibera di giunta 436/2016, l’Amministrazione Comunale di Genova proponeva al Consiglio Comunale di Genova di approvare la “Definizione dei criteri operativi a cui ispirare il modello di aggregazione industriale e societaria tra Amiu s.p.a. ed Iren Ambiente s.p.a.”;
Nei giorni successivi il Sindaco di Genova Marco Doria ha manifestato l’intendimento di non rispettare tale diniego e di procedere con le trattative con l’azienda per la presentazione di una nuova delibera in cui si approvi l’aggregazione tra Amiu e Iren
Appare indubbio che l’invito rivolto in via esclusiva da AMIU, società interamente partecipata dal Comune di Genova, ad IREN, perché la stessa predisponesse uno studio di fattibilità (comprensivo di analisi industriali, economico-finanziarie e dei necessari approfondimenti tecnico-giuridici), risalente all’inizio del 2015, e quindi ben prima della pubblicazione del ricordato Avviso esplorativo, intervenuto solo nel settembre 2016 , abbia di fatto costituito un ingiusto vantaggio patrimoniale per la Società IREN che è stata pertanto l’unica in grado di rispondere, nel breve volgere di due mesi, all’Avviso esplorativo infine pubblicato dal Comune".
politica
Esposto sull'aggregazione Iren-Amiu, la Procura di Genova apre un fascicolo
Alla vigilia della votazione in consiglio comunale
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