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"Erano dell'Iren e volevano spiegarmi la delibera"
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"Un dipendente del Gruppo Iren venerdì scorso nell'aula del Consiglio comunale di Genova", ha avvicinato il consigliere Enrico Musso (Lista Musso), mentre i lavori dell'assemblea erano in corso, facendo "azione di lobby a favore dell'approvazione della delibera per la fusione tra Amiu e Iren Ambiente".

La delibera, già bocciata l'8 febbraio scorso dall'assemblea, venerdì scorso è stata ritirata dalla giunta Doria perché la maggioranza non aveva i numeri per approvarla.

"Persone non autorizzate a entrare nell'aula del Consiglio comunale di Genova, mi hanno detto di essere dell'Iren e di volermi spiegare la delibera Amiu-Iren, - denuncia Musso al microfono all'inizio della seduta odierna - una persona in particolare, gentilissima, mi ha detto di essere dell'Iren e di essere disponibile a spiegarmi alcuni passaggi della delibera. In Senato si è fatto molto scandalo per i lobbisti quasi sulla porta delle Commissioni, però nessuno è mai arrivato in aula, un fatto grave che spero non ripeta".

Il presidente dell'assemblea Giorgio Guerello ha preso la parola per evidenziare che "Musso ha fatto benissimo a segnalare l'episodio, pregandolo di segnalarglielo in diretta qualora si verificasse di nuovo". "Il lobbista è andato solo da Musso, da noi non è nemmeno venuto", ha detto la capogruppo di Forza Italia Lilli Lauro. "Neanche da noi è venuto, - aggiunge Stefano De Pietro (Effetto Genova) ma da noi non era nemmeno necessario venire".

Musso interpellato dai cronisti ha ribadito che la "persona dell'Iren" non era l'avvocato Luca Lanzalone, il consulente legale del Comune di Genova per l'operazione, ma "un dipendente dell'Iren" di cui ha detto di non ricordare il nome. 
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