Testimonial d'eccezione è stata l'atleta ligure Silvia Salis, specialista nel lancio del martello. Sul retro delle cartoline sono riportate le informazioni di base sui rischi legati al consumo di sostanze dopanti o psicotrope come anche integratori, anabolizzanti e steroidi, stimolanti, analgesici e narcotici, diuretici. Sono indicati anche i contatti del Sert di Savona, centro di riferimento a livello regionale.
La ricerca effettuata dall'Istituto Ismac-Cnr ha infatti evidenziato la gravità dei danni metabolici provocati dal consumo di queste sostanze, soprattutto su un organismo sottoposto a sforzi fisici intensi: tra questi, un maggiore rischio di infarto, stress, cardiopatie e patologie cardiovascolari, disidratazione, ipotensione, insufficienza renale, psicosi, aritmie, oltre che lo sviluppo di una dipendenza. È emerso, inoltre, che in Liguria circa il 2,4 % dei giovani tra i 17 e i 25 anni facciano uso regolare di sostanze dopanti, in linea con i dati nazionali.
"La campagna promossa dalla Regione - sostiene l'assessore regionale allo Sport Ilaria Cavo - offre l'occasione di riflettere sugli aspetti collaterali dello sport, come il doping. I dati relativi all'uso di doping in Liguria da parte dei ragazzi sono in linea con quelli nazionali ma devono comunque farci riflettere per non abbassare mai la guardia e continuare nella direzione intrapresa".
IL COMMENTO
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