
Il giovane è stato interrogato lunedì pomeriggio dal giudice Maurizio Picozzi in una procura accuratamente "blindata". Secondo quanto appreso il ragazzo, che nella notte dopo il delitto in un lungo interrogatorio aveva raccontato tutti i dettagli, durante l'interrogatorio invece ha preferito non rispondere per non dover affrontare nuovamente gli istanti dell'omicidio.
Nei prossimi giorni i suoi legali chiederanno una perizia psichiatrica. Il giovane si è autoaccusato dell'omicidio della fidanzata, avvenuta al termine di una drammatica lite. Più di 15 fendenti sferrati al collo e al volto della vittima, che ha inutilmente tentato di difendersi ferendosi ripetutamente alle braccia. Per uccidere il 20enne avrebbe utilizzato un coltello a serramanico che ha avuto con sé per tutto il giorno prima dell'omicidio: per questo il pm Daniela Pischetola ha deciso di contestare al ragazzo anche la premeditazione.
IL COMMENTO
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