
"Al momento sono la candidata sindaco del M5s, il marchio è attribuito a chi vince le comunarie, cioè a me. Non credo sia possibile uno scenario con due candidati" ha aggiunto. "Abbiamo ricevuto due lettere in cui ci veniva segnalata la possibilità di essere sospesi dal Movimento ma nessun atto ufficiale - ha poi precisato Cassimatis -. Noi accediamo ancora al Blog e a Rousseau".
In una conferenza stampa organizzata presso scalinata Borghese, in piazza Tommaseo a Genova, Cassimatis ha spiegato ancora: "Spero che la questione si risolva nel modo più civile possibile. Vorremmo chiarire, perchè noi abbiano un atteggiamento assolutamente conciliante con il M5S, perché crediamo nelle sue idee. Pensiamo che qualcuno abbia sbagliato".
Marika Cassimatis è disponibile a ritirare la querela per diffamazione contro Alessandro Di Battista, ma non contro Beppe Grillo. "Per quanto riguarda Alessandro Di Battista, su di lui siamo più concilianti: capiamo che è stato trascinato dagli eventi e dallo stesso post di Grillo, e quindi saremmo disponibili anche ad una soluzione amichevole, basta che Di Battista si rivolga al nostro avvocato - ha spiegato in una conferenza stampa a Genova - Non c'è problema, anzi: pensiamo che Di Battista sia un portavoce importante per il movimento e non vorremmo mai avere sulla coscienza questa pecca. Lo incolpiamo un po' di superficialità, di aver fatto alcune dichiarazioni sulla scia del fidatevi di me, mentre rimaniamo saldi sulla querela sul post di Beppe Grillo. Le parole usate da Grillo ci sono sembrate molto offensive".
"Voi sapete che ho fatto due querele, una nei confronti di Beppe Grillo per il post del 17 marzo, perché erano state usate parole pesanti che lasciavano intendere che avessimo fatto chissà quali attentato nei confronti del Movimento, invece avete visto tutti che si trattava di due like su dei post che assolutamente non vanno contro al Movimento 5 Stelle - ha aggiunto Cassimatis - ma anzi andavano nel senso della convergenza di buone pratiche sul territorio". In un altro passaggio, Cassimatis ha però aggiunto: "Beppe Grillo non conosce personalmente nessuno di noi quindi gli sono stati portati dei documenti che lui ha valutato superficialmente e non ci ha convocato per chiarire la situazione".
IL COMMENTO
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