cronaca

Oltra a una multa di 50mila euro
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"La richiesta di condanna per Félix Croft è totalmente sproporzionata e potrebbe aprire un precedente pericoloso": a dirlo è il presidente di Antigone Patrizio Gonnella, a pochi giorni dalla sentenza del Tribunale di Imperia, attesa per il 27 aprile, per il 28enne francese accusato di aver tentato di portare cinque persone in Francia, tre adulti tra cui una donna incinta e due bambini di 2 e 5 anni, provenienti dal Darfur e che fino a quel momento avevano trovato riparo in una chiesa di Ventimiglia. "Ancora una volta vediamo tribunali e forze dell'ordine impegnate a perseguire reati di solidarietà. Ma utilizzare il diritto per colpire questi episodi non può trovare giustificazioni. Non si può paragonare chi è mosso da principi umanitari a chi traffica esseri umani per profitto" sottolinea Gonnella.

"La richiesta di condanna a 3 anni e 4 mesi più una multa di 50.000 euro è oltretutto totalmente sproporzionata rispetto al reato commesso. Giustificare tale richiesta con ragioni di sicurezza, ovvero per il fatto che qualcuna delle persone trasportate sarebbe potuta essere un foreign fighter affiliato all'Isis, giustifica un connubio, quello tra immigrazione e terrorismo, pericoloso e alimentato spesso a solo scopo propagandistico per un tornaconto elettorale" aggiunge.

"Il caso di Félix - ricorda Gonnella - si lega a quello delle tre persone che, sempre a Ventimiglia, furono denunciate nei giorni scorsi per aver offerto cibo ai migranti. Anche in quel caso denunciammo l'accaduto mettendoci a disposizione per un'assistenza legale che ci vede impegnati ora nella loro difesa con uno dei nostri avvocati. Ci auguriamo - conclude - che il giudice riconosca la causa di giustificazione per lo stato di necessità in cui queste persone si trovavano assolvendo Félix Croft da ogni accusa".