
Nel febbraio 2016 il giudice amministrativo di secondo grado accolse il ricorso presentato dall'ex sindaco della città di confine, Gaetano Scullino (Forza Italia), dichiarando illegittimo lo scioglimento del Consiglio comunale di Ventimiglia per presunte infiltrazioni mafiose, avvenuto il 3 febbraio del 2012. All'indomani della dichiarazione di illegittimità del Consiglio di Stato, la Casa della Legalità annunciò la volontà di ricorrere nelle forme della Revocazione.
La Revocazione consiste nella impugnazione straordinaria di sentenze civili non impugnabili con i mezzi ordinari o non più impugnabili per decorso di termini, che può avvenire, tra l'altro, in presenza di prove riconosciute o dichiarate false dopo la sentenza. "Abbiamo sottolineato che il Consiglio di Stato ha valutato l'aspetto penale - sottolinea il referente della Casa della Legalità, Cristian Abbondanza - che non è rilevante per quanto riguarda le misure di prevenzione e non nega i fatti indicati alla base del provvedimento di scioglimento indicati dal Prefetto e dal Ministro dell'interno".
Il prossimo 22 giugno il Consiglio di Stato sarà chiamato a decidere in sede giurisdizionale. Si sono costituiti tramite Avvocatura dello Stato la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell'Interno e la Prefettura di Imperia.
IL COMMENTO
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