
I tifosi respingono al mittente accuse che definiscono "fantasiose" e "totalmente false", che nascerebbero "dal fallimento delle politiche repressive all'interno degli stadi". Si legge ancora nel comunicato: "Chi oggi attacca la tifoseria del Genoa, la sua Gradinata, ha un progetto chiaro che è quello di svuotare gli stadi". La Gradinata Nord "è animata esclusivamente dall’amore e dalla passione per i colori del Genoa e da null’altro".
La nota interviene anche sugli episodi di Genoa-Siena, finiti nel mirino della magistratura: un "gesto romantico e pacifico di passione verso una maglia, che ancora oggi viene spesso utilizzato tanto scientemente quanto inappropriatamente come apertura di servizi televisivi e giornalistici che coinvolgano il mondo delle tifoserie per evidenziarne aspetti negativi". Furono cinque i tifosi colpiti da Daspo: torneranno proprio domenica allo stadio festeggiati dagli ultras in corteo.
Le ultime righe sono dedicate a Pietro Bottino, pluripregiudicato morto domenica in un incidente stradale mentre fuggiva dalla residenza protetta cui era stato assegnato: "Vogliamo salutare e ricordare con affetto il nostro Pietro, un grande guerriero Genoano che domenica scorsa ha perso la vita in un tragico incidente e che resterà per sempre in una leggendaria storia, che niente e nessuno potrà mai infangare".
IL COMMENTO
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