
Grazie a questo riconoscimento - sancito dall’iscrizione all’apposito Registro tenuto dalla Camera di Commercio e controllato dal Ministero dello Sviluppo Economico - la struttura, nata un anno fa nell’ex Liceo Delpino di Chiavari e focalizzata sullo sport, potrà accedere ad una serie di agevolazioni, fiscali ma non solo. Tra queste, l'accesso semplificato e gratuito al Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese.
Un incubatore è un’azienda che offre (anche non in maniera esclusiva) sostegno per la nascita o per lo sviluppo di startup innovative. Nel 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato gli “incubatori certificati”, fissandone i requisiti di base, poi perfezionati nel dicembre 2016. Per essere “certificato”, un incubatore deve avere disponibilità di spazi e di attrezzature adeguati, esperienza maturata nel settore dell’innovazione e collaborazioni in corso con università, centri di ricerca, istituzioni e partner finanziari che svolgano attività collegate alle start-up innovative.
In Italia sono in tutto 38 gli incubatori certificati, iscritti nell'apposita sezione del Registro delle Imprese delle rispettive Camere di Commercio, la maggior parte dei quali si trova in Lombardia (12), seguita da Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lazio con 4 ciascuno.
"È una grandissima soddisfazione per tutti noi essere arrivati a questo traguardo dopo solo un anno di lavoro - spiega Vittoria Gozzi, Ceo di Wylab - Finalmente da oggi la Liguria ha un suo incubatore certificato, elemento che arricchisce il nostro ecosistema e che ci permette di essere al pari delle altre Regioni in termini di attrattività per giovani talenti e innovazione tecnologica. Speriamo vivamente di non essere i soli e che altri in futuro ci seguano in questo percorso".
“Per la Camera di Commercio di Genova – chiude il segretario generale Maurizio Caviglia – l’iscrizione del primo incubatore certificato della Liguria è un’ottima notizia. Abbiamo la sensazione che il fermento di imprese innovative presenti sul territorio genovese vada ben oltre le iscrizioni nei registri ufficiali, e ci siamo dati l’obiettivo di far emergere il più possibile, e quindi valorizzare, quella che è una vera e propria eccellenza del nostro tessuto economico”.
IL COMMENTO
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