cronaca

Il cedimento causò la morte di due persone
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 Sono stati assolti i 4 dipendenti della ex Provincia di Genova, attuale città metropolitana, imputati nel processo per il crollo del ponte di Carasco nell'entroterra genovese, che provocò la morte di due persone cadute con l'auto nel torrente Sturla durante l'alluvione dell'ottobre 2013. Gli imputati sono i dirigenti Pietro Bellina e Stefano Cianelli e i funzionari Renzo Garbarino (ora in pensione) e Gino Delucchi.


Il giudice Fulvia Maggio li ha assolti in base alla vecchia insufficienza di prove. Il pm Landolfi aveva chiesto 3 anni per Bellina, 2 anni e 6 mesi per Cianelli, 2 anni ciascuno per Garbarino e Delucchi. Le due vittime, Gino Gattorna di 68 anni e Claudio Rosasco di 45 anni, entrambi di Moconesi, stavano passando in auto sul ponte che crollò durante l'alluvione in Valfontanabuona. Secondo il pm "l'evento sarebbe l'esito di una prolungata inosservanza di controlli programmati e periodici". I difensori hanno sostenuto che non c'è stata causa-effetto con ciò che è accaduto e che il fenomeno di erosione del pilastro si è verificato in poche ore. Gli imputati erano stati già prosciolti nel giudizio disciplinare promosso dalla ex Provincia di Genova.