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Con le domande dei genovesi intervistati per le strade
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È il rush finale della campagna elettorale delle elezioni amministrative di Genova. Primocanale ha organizzato gli ultimi confronti tra i candidati sindaco, con tre dibattiti fino a giovedì in diretta a partire dalle 13, che saranno poi riproposti venerdì sera alle 21. Si parte con Marco Mori e Cinzia Ronzitti. Stefano Arrighi, invitato, non si è presentato.

Come sempre le domande saranno poste dai giornalisti di Primocanale, ma anche dai genovesi che abbiamo intervistato per le strade della città, raccogliendo le proposte, le idee, le domande per i candidati sindaco. Ad ogni candidato saranno poste le stesse domande, con lo stesso tempo di risposta. Tutti i confronti saranno trasmessi in diretta su Primocanale e Primocanale.it

1. LA PRIORITA' PER GENOVA?
Mori - La mancanza di lavoro. Ma è evidente che non ci sono ricette magiche, o almeno non sono giuste quelle degli altri candidati. Come ho spiegato finora, un sindaco è solo per legge un commissario liquidatore, cioè qualcuno che deve tagliare. Vogliamo dare battaglia contro il patto di stabilità. 
Ronzitti - Sono d'accordo, ma la priorità è la difesa di tutti i posti di lavoro. Siamo contro le privatizzazioni che danno profitto a discapito del pubblico. 

2. GENOVA CITTA' PIU' VECCHIA, MA COSA DITE AI RAGAZZI?
Mori - È Bruxelles che vuole i cittadini schiavi e costretti ad allontanarsi perché non c'è lavoro. Dobbiamo combattere contro tutto questo, Genova si è svuotata. A livello sovranazionale si sono creati poteri economici fortissimi presso il Parlamento, a quel punto sono state fatte leggi che penalizzano il lavoro. L'obiettivo dell'Ue è la stabilità dei prezzi: questo è il nostro nemico.
Ronzitti - La colpa è a livello nazionale, da lì nasce tutto. È necessario riprendere il turnover. Ovunque ci giriamo manca il turnover. La Fornero in realtà ha sfasciato il Paese. 

3. CENTRO STORICO NEL DEGRADO: COSA FARE?
Mori - Bisogna assumere per dare più sicurezza e pulizia, ma ci dicono che mancano i soldi. O c'è un piano di spesa pubblica o andrà sempre peggio. La legge impone addirittura di riassumere il personale che va in pensione. Sono norme criminali. Io sono per l'accoglienza, ma è incompatibile con le politiche di austerità.
Ronzitti - Amiu deve restare pubblica per non mettere soldi nelle tasche dei padroni. C'è necessità di più personale e più mezzi. Se riusciamo a rompere il patto di stabilità i Comuni avranno più risorse per Amiu, Aster, la sicurezza. I finanziamenti devono essere dati laddove c'è bisogno. In centro storico derattizzazione continua e costante.

4. CHE AUTOBUS PRENDE PER ANDARE A VOLTRI?
Mori - Non uso i mezzi pubblici perché il servizio è sottodimensionato. Le domande di geografia non sono rilevanti...
Ronzitti - Per Voltri l'1... prendo l'autobus perché alla guida sono un pericolo

5. INDIPENDENZA DI NERVI?
Mori - Immotivata, c'è insofferenza alle politiche di austerità, ma non è la soluzione
Ronzitti - No, non mettiamo muri né fili spinati.

6. COSA FARE PER IL SOCIALE?
Ronzitti - Sbloccare gli investimenti. Uffici comunali nei quartieri per venire incontro agli anziani. Amt, bisogna potenziare il servizio sulle linee collinari, tanti anziani sabato e domenica devono stare a casa. Contro le povertà lavorare meno e lavorare tutti. 
Mori - L'articolo 38 della Costituzione dice che la Repubblica deve dare tutela illimitata a disoccupati, disabili e anziani. Lo Stato è complice dei suicidi di chi non ce la fa. Noi vogliamo sforare il patto di stabilità, abbiamo inserito una moratoria contro gli sfratti, non possiamo assolutamente transigere. Non solo sussidi, ma dare dignità alle persone. 

7. LA VOSTRA RICETTA PER LA CULTURA?
Ronzitti - Va aiutata, ma a partire dal turismo dovremmo abbassare il costo dei biglietti per i musei e le attrazioni. È tutto molto caro, la gestione costa ma si possono fare l'una e l'altra cosa. Chi visita la città porta denaro. 
Mori - Proprio la cultura è stato uno dei settori in cui si è tagliato di più. Anche se porterebbe un forte indotto in città, perché porta persone da fuori Genova che spendono qui i loro soldi. La ricetta è l'introduzione di una moneta complementare che porterà un enorme flusso di turisti in città. Ma senza investimenti pubblici più di tanto non si può fare. 

8. DOVE BUTTERETE LA SPAZZATURA?
Ronzitti - Importantissima la differenziata. Il materiale lo distruggeremo a Genova senza portarlo fuori. Siamo anche per il no ai finanziamenti alle scuole private. 
Mori - Tutti questi progetti richiedono un piano industriale con investimenti pubblici. Interverremo duramente cercando di rinegoziare i crediti con le banche recuperando il 20-30% degli interessi. Se consegniamo un servizio pubblico in regime di monopolio a un privato la tariffa si alza perché va aggiunto il profitto dell'imprenditori. Vi hanno raccontato balle. Devo fare un grande ringraziamento a tutti i sindacati autonomi che si sono battuti per lottare contro questo scempio e hanno messo in primo piano la lotta ai  vincoli europei. 

9. I MUNICIPI HANNO ANCORA SENSO?
Mori - Hanno senso se ci sono i soldi. In questo momento sono quasi inutili. 
Ronzitti - Nei quartieri dovrebbero esserci tutti i servizi sociali, ma servono soldi

10 - CHE ORDINANZA FARESTE PER LA SICUREZZA?
Mori - Immagino di sforare il patto di stabilità per assumere in barba a norme che me lo vietano. Se non c'è controllo c'è inciviltà. La stessa ordinanza anti movida sarebbe superabile con più forze dell'ordine. Chi vi racconta altro vi racconta favole. Non ci sono ricette magiche. Gran parte della Polizia municipale è usata per fare multe.
Ronzitti - Dove ci sono sacche di emarginazione e povertà le persone cadono nella mani della malavita. Ci fosse un lavoro per tutti il problema sarebbe più arginato. Non è colpa dell'immigrato se c'è delinquenza. Non è l'immigrato il mio nemico. 

11 - ILVA 
Mori - Voglio esprimere soldiarietà, ciò che sta accadendo lì è vergognoso. Ilva viene consegnata al capitale privato che ha già in mente un piano con enormi profitti che avrebbe potuto fare il settore pubblico visto lo straordinario interesse strategico. Ma controllare il pubblico è assolutamente possibile. 
Ronzitti - Chiediamo che venga nazionalizzata senza indennizzo per i lavori. Ericsson ha avuto 42 milioni di finanziamenti, si è trasferita agli Erzelli e poi ha deciso di licenziare. Ma mi vengono in mente anche i precari delle poste, assunti tutti per due anni. È uno scempio. 

11 - COSA FARA' PER LA CITTA' METROPOLITANA
Ronzitti - È il solito discorso, non ci sono soldi. Siamo stufi di vederli in tasca a certi dirigenti. 
Mori - Ridicolo che la carica non sia elettiva. Il 24 aprile Gentiloni ha deciso tagli da 24 milioni.

12 - LASCERA' IL SUO STIPENDIO DA CONSIGLIERE?
Ronzitti - Assolutamente sì. Il mio primo pensiero è il bene del sociale e del lavoro?
Mori - No, è demagogia pura. 

13 - CHI APPOGGEREBBE E NON APPOGGEREBBE MAI AL BALLOTTAGGIO?
Ronzitti - Noi sappiamo che non saremo tra quelli, lavoriamo per il dopo. Bucci non lo digerisco
Mori - Digerisco solo Putti, Cassimatis e Ronzitti. Il voto utile è solo ciò che si discosta da quanto abbiamo visto oggi. I Cinque Stelle continuano l'inciucio. Riscossa va bene ma vanno bene anche gli altri purché non siano loro. 

14 - COSA NON AVETE ANCORA DETTO?
Ronzitti - Vorrei parlare delle donne. I soldi vanno spesi per gli asili, aumentarne il numero per avere i bambini al sicuro. 
Mori - Siamo disposti al commissariamento, vogliamo ribellarci alla logica dell'inutile contabile. Ai commercianti dico: le liberalizzazioni vi hanno rovinato, vogliamo tornare alle regolamentazioni. 

15. RONZITTI A MORI: CHI DETESTI?
Mori - Non ho tollerato Bucci perché mi è sembrata la versione locale di Mario Monti. Crivello rappresenta l'ex sinistra che ripudia gli ideali che solo Il Pcl onestamente rappresenta. Ribadisco: votate gli altri. 

16. MORI A RONZITTI: PERCHE' NON STACCARSI DALLA LOGICA COMUNISTA?
Mori - Non proviamo vergogna del vostro simbolo. Vogliamo tenercelo stretto. A chi si sente di avere questo simbolo nel cuore dico: noi ci siamo. 



Mercoledì toccherà invece a Marika Cassimatis, Arcangelo Merella e Paolo Putti. Giovedì, sempre alle 13, il confronto conclusivo tra Marco Bucci del centro destra, Gianni Crivello del centro sinistra e Luca Pirondini del Movimento 5 Stelle.