cronaca

In due anni in regione crescita dell'5%
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 E' salita al 43,19% la raccolta differenziata in Liguria a fine 2016 rispetto al 38,63% del 2015. 63 Comuni su 215 hanno raggiunto la percentuale del 65%, ma il calo di Genova dal 34,57% al 32,89% frena la crescita. Sono i dati dell'Osservatorio ligure sui rifiuti illustrati dal presidente della Regione Toti e dall'assessore all'Ambiente Giampedrone.

La differenziata nel Comune di Imperia dal 2015 al 2016 è diminuita dal 36,93% al 36,89%, nel Comune di Savona è passata dal 31,62% al 42,56%, in quello della Spezia dal 40,38% al 50,32%.

Per la legge regionale i 63 Comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata nel 2016 (erano 32 nel 2015 e 16 nel 2014) avranno diritto da luglio allo sgravio fiscale per conferire in discarica la frazione residua, articolato in fasce di risultato, dal 30% al 70% dell'importo base. Imperia a livello provinciale è la peggiore fermandosi al 38,22%.

La Provincia di Savona si attesta al 50%, la Città metropolitana di Genova al 39,49% e la Provincia della Spezia al 53,66%. Rispetto al 2015 si registra un calo a livello regionale della produzione totale di rifiuti di 34.000 tonnellate.

"L'aumento della differenziata a livello regionale è uno straordinario risultato vista la situazione che ci siamo trovati - commenta Toti - finalmente abbiamo superato la soglia del 40% riportando la Liguria, non alla civiltà, ma quantomeno sulla buona strada. Genova peggiora ancora attestandosi tra i fanalini di coda della Regione e incide sul risultato complessivo".

"A un anno dall'entrata in vigore dalla nostra legge regionale che imponeva degli obiettivi virtuosi di recupero della materia, la raccolta differenziata in Liguria aumenta": così l'assessore regionale all'Ambiente Giacomo Giampedrone commenta i dati dell'Osservatorio ligure sui rifiuti in regione. "Superiamo la fatidica soglia del 40%, tra le Province il salto più significativo lo fa La Spezia con oltre il 53% di raccolta differenziata, - evidenzia Giampedrone - Genova è purtroppo il punto dolente, decresce di due punti percentuali, un dato preoccupante perché senza la svolta del capoluogo ligure non svolterà il resto della Regione".

Amiu prende le distanze dai dati sulla raccolta differenziata praticata a Genova forniti dalla Regione che indicano un peggioramneto. "Rielaborando i dati 2014/2015/2016 calcolati sulla base del solo contributo della raccolta del Gruppo Amiu ed eliminando quello di soggetti terzi convenzionati, si evidenzia invece l'aumento costante anche a Genova della percentuale di raccolta differenziata" spiega in una nota l'azienda. Il presidente di Amiu, Marco Castagna, spiega: "Il dato 2016, seppur in crescita, è ancora lontano dagli obiettivi che l'Azienda si è data e per raggiungere i quali ha predisposto un dettagliato Piano per incrementare la raccolta differenziata". 

"La raccolta differenziata a Genova è aumentata dal 35% del 2015 al 39% del 2016. I numeri non sono un'opinione, nonostante facciano comodo per raccontare belinate". Così il candidato sindaco Gianni Crivello sulla sua pagina facebook commenta i dell'Osservatorio ligure sulla raccolta differenziata.

Pronta la risposta del governatore Toti che manda un messaggio diretto a Crivello: "Incapacità e disperazione non sono giustificazioni per le menzogne. I dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti (totale Liguria +5% città di Genova -2%) sono basati sui numeri forniti ufficialmente dal Comune che lui amministra. La giunta Crivello-Doria è affetta da schizofrenia politica: il candidato-assessore che mette in dubbio i numeri forniti dalla sua stessa giunta". A conclusione del post Toti scrive postando un documento firmato da Doria: "Ecco i dati ufficiali: nel 2016 si legge chiaramente che il dato di raccolta differenziata, a firma Doria, è del 32,89%".