cronaca

Una legge mette in pericolo la fondazione lirica
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Contro la possibilità di declassare le Fondazioni liriche italiane in squilibrio finanziario a teatri di tradizione i lavoratori del Teatro Carlo Felice di Genova iscritti ai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials, venerdì 16 giugno occuperanno simbolicamente il palazzo della Soprintendenza dei beni culturali della Liguria in via Balbi.

La protesta coordinata a livello nazionale da tutte le 14 fondazioni lirico-sinfoniche italiane, avrà lo scopo di sensibilizzare tutte la parti in causa rispetto "ai gravissimi pericoli posti in essere dalla Legge 160, qualora non opportunamente emendata, per la funzionalità e la stessa sopravvivenza del settore, e a richiamare le rappresentanze politiche e istituzionali alla necessità di un deciso cambiamento di rotta nelle politiche governative".

"Il rischio di declassamento di una fondazione lirica a teatro di tradizione non potrà garantire il livello qualitativo offerto - denunciano i sindacati - La riduzione delle risorse conseguente, oltre che sulla produzione si abbatterà sui lavoratori. Non sarà possibile mantenere il modello della fondazione lirica, basato sulla stabilità".

"Esprimiamo contrarietà all'intenzione di separare le fondazioni liriche dai restanti soggetti che hanno accesso al Fondo unico per lo spettacolo - continuano - Ricordiamo che le fondazioni lirico-sinfoniche sono solo 14, e non coprono equamente il territorio nazionale".