economia

Chiusura con un rialzo del 22,9%
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 Carige sugli scudi in Borsa. Il titolo sin dalla prima mattina ha fatto registrare importanti rialzi. Alle 18, ora di chiusura della Borsa, il titolo ha guadagnato il 22,97%. Nel corso della giornata il titolo è finito anche in asta per eccesso di rialzo. 

Il cda ieri ha dato il via libera al piano di rafforzamento patrimoniale chiesto dalla Bce con un aumento di capitale da 500 milioni e la valorizzazione di attività per 200 milioni, inclusa la cessione di immobili.

Dopo il via libero al piano sulle sofferenze e sull'aumento di capitale di Carige, dato ieri dal consiglio, il mercato sembra così credere al rilancio dell'istituto genovese. Con il rally di oggi la banca ha ridotto al 24% le perdite da inizio anno. Secondo i dati Bloomberg i bond subordinati di Banca Carige hanno segnato oggi un balzo record: le obbligazioni dell'istituto per 200 milioni con scadenza al dicembre 2020 hanno registrato un rally di 12 centesimi a 61 cent, ampliando a 20 cent il guadagno in due giorni, con i titoli ai massimi dal 9 giugno.

La scorsa settimana i bond junior Carige erano crollati in scia all'azzeramento delle obbligazioni subordinate di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L'aumento di capitale Carige da 500 milioni è superiore ai 450 milioni ipotizzati in precedenza, ma il mercato temeva importi anche superiori, in base ai rumor circolati nelle scorse settimane. Gli addetti ai lavoro comunque sembrano aver gradito l'intero schema dell'operazione annunciata da Carige, dove la parte di ricapitalizzazione sarà assicurata dalle pre-garanzie da parte di Deutsche Bank e Credit Suisse. Verranno poi dismesse attività per 200 milioni con immobili di pregio del gruppo (le indiscrezioni puntano su Milano, Roma e Londra), la controllata del credito al consumo Creditis, dopo lo stop al processo che aveva visto in pista il fondo Apollo, la piattaforma per la gestione degli Npl e il business merchant book. L'istituto proseguirà poi nel processo di deconsolidamento delle sofferenze, con nuove dismissioni per un ammontare di circa 1,2 miliardi, accanto alla cessione di un portafoglio di circa 940 milioni con cartolarizzazione assistita da gacs.