L'incontro è stata l'occasione per presentare il nuovo gruppo acquirente e i suoi progetti legati al futuro della siderurgia. In conclusione le parti si sono riaggiornate alla seconda settimana di settembre per iniziare a discutere punto per punto l'accordo di programma firmato nei mesi scorsi.
Netta e ferma è la posizione dei sindacati che confermano l'importanza di tutelare le posizioni dei lavoratori di tutto il gruppo Ilva con i suoi oltre 14mila dipendenti più tutto l'indotto conseguente.
"Nell'incontro - scrivono i metalmeccanici della Cgil - sono stati fatti annunci molto generici sul futuro dell'azienda e sono state presentate delle slide sulla realtà Mittal nel mondo ma i temi dell'occupazione e degli investimenti sono stati rimandati a settembre".
Nel corso della riunione è intervenuto il segretario generale della Fiom Cgil di Genova Bruno Manganaro che ha consegnato all'ad Geert Van Poelvoorde copia dell'accordo di Programma ricordando ai presenti che lo stabilimento di Genova porta in dote 1 milione di metri quadri, 65 anni di concessioni demaniali e tutti gli attuali dipendenti Ilva. "L'accordo ha valore sindacale e giuridico - prosegue la nota - e la Fiom ha l'intenzione, se necessario, di farlo valere nelle aule di tribunale, continuando nel frattempo a mantenere alto il livello di mobilitazione del sito di Cornigliano".
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Decisa anche la posizione di Alessandro Vella, segretario generale della Fim Cisl: “Abbiamo chiesto chiarezza sugli investimenti – dice Alessandro Vella – per il sito genovese soprattutto per quanto riguarda la banda stagnata: investimenti che per ora non sono previsti, ma per i quali attendiamo a breve un confronto serrato”.
Al tavolo è stato ribadito che la priorità del Gruppo sarà una produzione rispettosa di ambiente e salute ed investimenti industriali pari a 1,25 milioni di euro: “Su Genova la riconversione è già avvenuta – aggiunge Vella – ma che sia stato messo sul tavolo il tema dell'ambiente coniugato a quello del lavoro è positivo. Da metà settembre verranno calendarizzati una serie di incontri per scendere nel dettaglio delle questioni, per ora ci è stato sottoposto un piano general generico".
E' lo stesso Vella a spiegare che "non sarà una trattativa facile: da parte nostra ribadiamo la necessità di un piano di investimenti chiaro, specifico per Genova, e nessun esubero. Il processo di vendita si potrà completare solo se ci saranno le condizioni per la firma di un accordo sindacale”.
IL COMMENTO
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