
La riviera savonese ottiene la medaglia di bronzo con 422 imprese attive nel settori, pari al 5,5% sul totale nazionale. Al primo posto ci sono Rimini e dintorni con 441 aziende e Napoli con 434. Ma a livello regionale il dato è ancora più importante: in Liguria ci sono 721 imprese balneari, il 10,3% di tutte quelle presenti in Italia, dato che colloca le due riviere immediatamente sotto l'Emilia Romagna (in testa con 966 stabilimenti) e la Toscana (818), e ben più in alto di regioni marittime come Campania (561), Lazio (452) e Calabria (416).
La Liguria, insomma, è nel regno dei balneari, ma la fotografia scattata da Milano mostra ombre e non solo luci. La prima considerazione è che, su circa 330 chilometri di costa, tra cui molti scogli, le spiagge libere (non solo quelle attrezzate) sono ridotte a una piccola quota. Lo scenario è comunque disomogeneo. Se Savona si conferma leader con le sue 422 imprese, a Genova sono 'solo' 175, a Imperia 121 e alla Spezia 70.
Rispetto al 2015 si registra una piccola crescita (+1,5%) di poco inferiore alla media nazionale (+1,9%), mentre altre regioni viaggiano a ritmi ben più alti: Calabria +8,6% e Abruzzo +5,4%. Le province più scalpitanti sono infatti Cosenza (+8,1%) e Teramo (+7,3%), mentre in Liguria chi sta crescendo di più è La Spezia (+6,1%).
IL COMMENTO
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