Sono o non sono stato anche io contaminato dall’epidemia di 'buccite acuta' che ha colpito gran parte dei cittadini-elettori di Genova dall’inizio dell’estate più torrida degli ultimi vent’anni? Ha ragione o torto il misterioso 'generale Custer' che, sul sito di Primocanale, ha lanciato questo singolare avvertimento politico? “Occhio alla buccite. Per lui e per voi”.
Così scrive Custer e, almeno in parte, ha qualche ragione.
Vero. Non se ne poteva più della giunta in carica. Non per malefatte latronesche, giammai con un guardiano dell’onestà e della legalità come Marco Doria. Ma per la fortissima “sindrome delle stupidaggini” che, prese singolarmente, potevano far saltare i nervi e basta, ma messe assieme, concatenate in un programma di governo (o sgoverno) della città erano (sono) diventate un danno pesante.
Il guaio, è vero, è che l’insieme delle sciocchezze perniciose (delibera anti-vespe, mercatino illegale finto-buonista, poca tenuta in considerazione del decoro della città, ecc. ecc.) unite alle scelte o non scelte di cinque anni (sicurezza sottovalutata, trasporto pubblico alla malora, waterfront mal gestito, indifferenza verso le istanze del porto, persecuzione dei commercianti indipendenti) hanno determinato uno stato di crollo totale della sopportazione. Che aggiunto alla nazionale tendenza all’antipolitica, al populismo grillo-leghista, all’antipatia verso alcuni leader selfisti, ha determinato il capovolgimento di Genova. La capitale rossa diventa verde-blu.
I poveri compagni fuggono via nottetempo dal Palazzo d’Inverno, ma nelle periferie non trovano più ospitalità, né rifugi nelle fabbriche, i salotti dei borghesi cambia-casacca si chiudono ermeticamente in attesa dei risultati per vedere a chi riaprire le porte, i professionisti li scantonano in via Roma ansiosi di verificare i nuovi posti nei cda, l’Anpi si ritira sui monti ripercorrendo i sentieri smarriti della Pinan-Cichero e perfino le accoglienti sagrestie di Papa Francesco, sempre aperte al mondo degli ultimi, per i derelitti compagni del Pd rispondono: "Emmo za dæto..."
Logico, caro, misterioso Custer, che qualunque novità si fosse presentata alla ribalta, certamente nell’alveo della democrazia, del buon senso, di una managerialità-anti burocratica, diventasse l’unica via di salvezza. Così la maggioranza silenziosa dei genovesi ha deciso di castigare il passato che lei, forse un po’ rudemente, ha descritto, puntando sul Nuovo. E sull’Incognito.
Il solo fatto, però, che le prime mosse (furbesche, evidente) siano state quelle di cancellare le stupidaggini dei predecessori, ha scatenato i primi sintomi della “Buccite”.
Sgomberato il mercatino? E vai Bucci! Tranciate (dopo la dura battaglia di Primocanale costata alla tv una super-querela) le tariffe di sosta degne di Manhattan (dove non ci sono posteggi!)? Forza Balleari! Sgomberata piazza Caricamento ridotta dai doristi a una vergogna? Evviva Garassino!
Ora, egregio generale, l’estate volge al termine e le previsioni ci dicono che il caldo torrido “si romperà” per fare posto alla stagione autunnale. Che in politica è sempre foriera di problemi veri, grossi, delicati.
Si chiamano Amt, Amiu, Blueprint, Fiera, Scarpino, Terzo valico, Gronda, Ilva, degrado, sicurezza nei vicoli, migranti, povertà, giovani in fuga, edilizia, scuole.
E qui la “Buccite” potrebbe cominciare a affievolirsi come avviene spesso negli improvvisi innamoramenti. Tout passe, tout casse, tout lasse…. Et tout se remplace.
Non so se augurarmelo. Significherebbe che la maggioranza dei genovesi si è illusa. E’ stata beffata. Il populismo crescerebbe. L’indifferenza dannosissima verso la politica, anche.
Alla fine della “Buccite” per disillusione, preferirei la fine per seria opposizione. Che vorrebbe dire che in ogni caso c’è una alternativa.
Ma, gentile signor Custer così allarmato per l’indipendenza o eccessiva “generosità” di Primocanale (si guardi in giro, amico mio, e si consoli….). Un po’ di entusiasmo, dopo anni di trituramento dei cabasisi, colpiti da "Dorite crivellosa" , ce lo lasci. Verrà l’autunno, vedremo che cosa succederà a Genova, vedremo che piega prenderà la politica nazionale. Se c’è da guarire, si guarirà. Gli antibiotici li abbiamo ormai.
E lei, caro signore, tenga pure tranquillo il 7° Cavalleria: da noi i Sioux per ora non ci sono. Al massimo Pirondini, Crivello e Putti. Ergo: sonni tranquilli, signore, forse anche troppo.
politica
Caro Custer, io forse colpito da 'buccite' ma guarito dalla 'dorite crivellosa' cronica
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