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Calcaterra crea, Tempesti conserva. E' stata questa la chiave di volta della partita con cui la Pro Recco si è aggiudicata il suo 21/o scudetto della pallanuoto, schiantando un Posillipo che in gara quattro nulla ha potuto contro gli scatenati liguri di Porzio. I napoletani non sono riusciti a sfruttare ben dodici superiorità numeriche, realizzandone soltanto una. Implacabile invece la Pro Recco che con Calcaterra, autore di quattro reti, non ha lasciato scampo agli avversari suscitando il tripudio dei suoi tifosi, accorsi numerosi a Punta Sant'Anna. Legittima la soddisfazione dei Campioni d'Italia, che già si erano aggiudicati la Coppa Italia e adesso puntano al Grande Slam tentando di conquistare anche la Final Four. "Un'affermazione netta - ha detto l'allenatore Pino Porzio - che non ammette discussioni. Quest'anno, tra campionato e coppa Italia, abbiamo giocato cinque volte con il Posillipo, perdendo soltanto una volta ai rigori, mai nei tempi regolamentari o nei supplementari. Questo è il significato della nostra superiorità schiacciante. Adesso, però, dobbiamo concentrarsi subito sulla Final Four e ripartire da Dubrovnik dello scorso anno". "Non solo io sono stato grande - ha affermato Alessandro Calcaterra - il merito di questo successo è di tutta la squadra". (ANSA).