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Applausi dai molti sostenitori del centrodestra
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Marco Bucci 'in trasferta' alla Festa dell'Unità, ma col pubblico di casa. Nella manifestazione del centrosinistra al Porto Antico il sindaco di Genova ha partecipato al dibattito su ambiente e dissesto idrogeologico insieme al ministro Galletti, all'ex assessore Paita e al consigliere comunale (ed ex vice sindaco) Bernini, con la moderazione del direttore di Primocanale Andrea Scuderi

Lo stesso sindaco ha subito disteso gli animi: "Anche qui mi sento a casa mia, sabato sera c'ero e ho persino mangiato le focaccette. Abbiamo tutti lo stesso spirito, far tornare Genova grande". Folto il pubblico di esponenti e sostenitori del centrodestra ad applaudire i suoi interventi, dopo aver rovato posto più in fretta dei 'padroni di casa'. Nelle ore precedenti anche Matteo Renzi, segretario del Pd che ha parlato dal palco al Porto Antico, ha commentato positivamente la sua presenza: "Ho apprezzato che abbiate invitato il sindaco, ho apprezzato che lui abbia accettato". 

Al centro del dibattito la messa in sicurezza del territorio. Bucci ha presentato al ministro la 'lista della spesa': una serie di interventi sui rii minori per un totale di oltre 100 milioni per completare i lavori finanziati dal Governo. Galletti ha risposto che è "disponibile a finanziare se ci saranno già i progetti". 

LA MESSA IN SICUREZZA

"Ciò che mi preoccupa di più adesso sono i tempi di realizzazione delle opere, mentre prima mi preoccupava la mancanza delle risorse - ha detto Galletti - il meccanismo di spesa però è troppo lungo. Questo rischia di essere il problema che ci porta a non vedere realizzate determinate opere".

Bucci ha parlato di messa in sicurezza dei torrenti:
"Coi lavori sul Bisagno non abbiamo risolto tutti i problemi, dobbiamo fare interventi sui rii inclinati, cioè gli affluenti. Sono interventi che dobbiamo mettere in cantiere e fare il prima possibile. Chiederò un aiuto tecnico al ministero. Poi dobbiamo pensare a cosa faremo in futuro". 

"Noi siamo pronti a finanziare i comuni che spendono i soldi subito
, che vengono coi progetti in bocca - ha risposto il ministro Galletti - se non hanno i soldi per la progettazione glieli do io. Il difetto vero sta nel titolo V della Costituzione. Non voglio tornare sul referendum, ma vi dico che certi piccoli comuni non hanno possibilità di spesa". 

PREVENZIONE E TEMPO PERSO

Davvero è possibile risparmiare con la prevenzione? "Rispetto a un terremoto, l'intervento sul fronte idrogeologico può essere fatto, anche con costi limitati - spiega Bernini - in Giappone i terremoti sono all'ordine del giorno ma gli abitanti sanno come comportarsi". 

Abbiamo fatto un piano da 150 milioni per tutti gli affluenti. Con 5-6 milioni per area riusciamo a mettere a posto i torrenti per far sì che non ci siano più le scariche di materiale durante le piene. Il nostro Comune è ben fornito dal punto di vista tecnico: ci sono tanti geologi e ingegneri. Bisogna fare sia i lavori piccoli che quelli grandi. La lista della spesa per il ministro? L'ho già fatta, gliela darò domani. Così come devo riconoscere che la maggior parte del lavoro l'hanno fatta gli altri". 

"Tutta l'Italia, non solo Genova, è andata lunga sui tempi - osserva Galletti - oggi la priorità è combattere il dissesto idrogeologico. Ci sono 340 milioni, più risultato di questo è difficile portarlo. Se poi c'è una lista della spesa supportata da un progetto, la mia disponibilità c'è eccome, è una priorità di questo governo". 

COSTRUIRE: SI PUO' ANCORA?

C'è ancora spazio per costruire? Risponde per primo Stefano Bernini, ex assessore all'urbanistica ed ex presidente di Municipio: "Nel 2015 abbiamo fatto un piano urbanistico che inserisce una griglia per costruire, superando addirittura il piano casa della Regione perché ci sono premialità ancora maggiori per i privati. Certo, se si pensa di buttare giù le colline come negli anni '70 allora no, perché chi andrà lì sarà in pericolo".

"La priorità è rimettere a posto, non tanto costruire. Pensiamo prima agli edifici vuoti e ad aiutare i proprietari a ristrutturare gli edifici - ha risposto Bucci - Tirare giù un edificio e farne un altro e una cosa che va bene. Il costruito deve essere veramente il nostro motto. Fare cose nuove su aree nuove? Bisogna stare attenti". Ma con che soldi? "Non penso si debba spendere di più, ma spendere in maniera diversa, con meno vincoli per facilitare l'investimento".

LA PROTEZIONE CIVILE

"Ho visto a Genova la migliore Protezione Civile d'Italia e in Italia abbiamo la migliore del mondo. Negli ultimi quattro incendi a Genova di due giorni fa mi sono arrivate informazioni circa un quarto d'ora dopo dal mio consigliere Gambino, quindi il sistema funziona e funziona bene - dice il sindaco Bucci - Noi facciamo tutto quello che possiamo per aiutare il sistema. Ci sono molti volontari, ma dobbiamo aiutare le associazioni. Senza di loro la protezione civile funziona molto meno. Questo va sottolineato".

"Ma forse farebbero ancora di più se potessero avere la copertura lavorativa, che la Regione ha bloccato - osserva Bernini - quindi chi ce la fa prende il giorno di ferie, chi non ce la fa non può attivarsi. Spendesse un po' meno in comunicazione e un po' più in protezione civile sarebbe meglio". 

UN ASSESSORE ALL'URBANISTICA

"Il quadro completo a Genova c'è già - spiega Bernini - il consiglio che do a Bucci? Trovi un assessore all'urbanistica. Genova deve velocizzare il percorso delle infrastrutture. Qui un 'No Tav' che sia riuscito a crearsi il movimento dietro non c'è. L'altro salto di qualità è andare avanti sulla Gronda". 

La replica di Bucci: "Ha ragione, ci vuole un assessore. Penso che in due settimane lo avremo. Sarà una signora, ne siamo tutti contenti. Una persona di Genova. Chi ci vorreste mettere voi? Magari un architetto. O un avvocato, perché l'altro problema è la burocrazia. Ma questo professionista poi a Genova per cinque anni non può più lavorare. Molti vorrebbero fare questo lavoro, ma la maggior parte mi dice che non può lasciare il proprio studio. È qualcosa che bisogna superare, tanti talenti vengono persi per il conflitto d'interesse".

"Facciamo solo una riforma del titolo V che riporti alcune materie in capo allo Stato, è l'unico modo per sburocratizzare - ha chiuso Galletti - mi auguro di poter venire qua a Genova a tagliare il nastro della chiusura dei lavori con le risorse che abbiamo impegnato. So che non capiterà entro la fine della legislatura. Verrò da semplice cittadino se non avrò più incarichi e un po' di orgoglio ci sarà. I genovesi se lo meritavano anche per lo sforzo che hanno sempre mostrato".