cronaca

Nannini: "Ci devono mezzo milione, ma scegliamo il bene comune"
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"Se Fiera di Genova avesse voluto agire a tutela del credito da mezzo milione Iva inclusa che vanta nei confronti de 'I Saloni Nautici', società di Ucina, il Salone Nautico Internazionale 2017 a Genova non si sarebbe tenuto, avremmo fatto pignoramenti e sequestri, invece il bene comune ha prevalso sul bene societario".

Sono state le parole pronunciate dal liquidatore della società Fiera di Genova Luca Nannini a Palazzo Tursi durante la prima commissione comunale di Genova convocata per discutere del Salone Nautico 2017. Presenti all'incontro gli assessori comunali al marketing territoriale e allo Sviluppo economico, Elisa Serafini e Giancarlo Vinacci. Esclusa invece Ucina per dimenticanza ammessa dal Comune stesso. 

"Il Salone è un bene della città da tutelare a prescindere da chi oggi ne cura l'organizzazione - dichiara Nannini - A maggio scorso Fiera ha tentato di arrivare a una transizione da 190 mila euro più iva con Ucina sul compenso per la messa a disposizione dell'area espositiva utilizzata dal Salone Nautico 2016, l'accordo non si è concretizzato, perciò a giugno abbiamo fatto un decreto ingiuntivo, che 'riparte da zero': circa 500 mila euro".

Il termine per l'opposizione al decreto ingiuntivo scadrà nei prossimi giorni. "Vedremo come risponderà Ucina", commenta Nannini. "E' una liquidazione un po' anomala la nostra, la finalità classica della liquidazione è portare la società verso la morte, in questo caso abbiamo un 'polmone d'acciaio' per mantenere in vita una società in un quadro economico di crisi - sottolinea il liquidatore in vista della possibile aggregazione con la Porto Antico Spa - Fiera di Genova pur ribadendo la proprietà pubblica, in mano a Fiera, del marchio e della gestione organizzativa del Salone Nautico, in realtà oggi non partecipa all'organizzazione dell'evento stesso, in quanto organizzato da 'I Saloni Nautici', una società che fa capo a Ucina".