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"Riproporre scelte fatte? Sarebbe errore gigantesco"
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 "Dobbiamo toglierci subito di dosso l'idea che abbiamo fatto bene in passato e non siamo stati capiti. È sicuramente anche così, perché molte cose le abbiamo sapute fare e bene. Ma bisogna voltare pagina, fare un'operazione di umiltà e andare dalle persone muniti di un foglio bianco per ascoltarle". Lo ha detto il segretario del Pd Alberto Pandolfo, a margine dell'assemblea provinciale che lo ha eletto alla guida del Pd genovese.

"In caso contrario rischieremmo di fare un'opposizione volta solo a dire che quelle che abbiamo fatto prima erano scelte giuste e inevitabili ma non sono state raccontate bene. Invece molte non lo sono e non lo sono state. Se per esempio pensassimo alla stessa ipotesi di qualche mese fa sulla gestione del trasporto pubblico commetteremmo un errore gigantesco. Dobbiamo rimettere tutto in discussione. I contributi del passato saranno studiati ma non saranno riproposti perché non sono le ricette vincenti".

Pandolfo, 32 anni, che proviene alla cosiddetta area 'dem' vicina al ministro Roberta Pinotti, è stato scelto come candidato di un congresso unitario per un partito che dopo anni di scontri interni è alla ricerca di una sintesi politica: "Nessuno nega che nel Pd ci siano idee diverse, ma la proposta dialettica di contenuti politici non può trasformarsi nella proposta di un partito che sembra una coalizione e oltretutto mal riuscita. Occorre che il Pd discuta ma poi parli con una voce sola" ha detto il segretario che ha anche annunciato "un'ulteriore operazione di apertura al di fuori dei confini del partito che si manifesterà grazie al supporto di personalità esterne che porteranno il loro contributo".

Il primo appuntamento del nuovo Pd targato Pandolfo sarà "l'arrivo entro il 10 novembre a Genova del segretario Matteo Renzi con il treno dell'ascolto". I delegati dei circoli hanno eletto Viola Boero presidente dell'assemblea provinciale del partito e i circa cento membri della direzione provinciale.