
Inoltre dal 2007 il Gruppo ha ridotto in tutti i propri siti nel continente del 77% le emissioni di polveri specifiche, con una riduzione del 39% delle emissioni di S02 (anidride solforosa) attraverso investimenti per un miliardo complessivo. Il piano ambientale presentato è conforme a tutte le indicazioni che sono state richieste dall’Aia 2012 e dal DCPM 2017, e dei limiti sulle emissioni più rigidi previsti dalle BAT.
"Il piano presentato oggi è stato incentrato principalmente sul sito di Taranto dove maggiore è l'emergenza – dice Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria - ma allo stesso modo su Genova abbiamo chiesto chiarimenti sulla bonifica dell'amianto della vecchia centrale elettrica dismessa dal 2005, questione che verrà affrontata dentro la mappatura di tutte le aree e siti con amianto del Gruppo. Per quanto riguarda la costruzione di una nuova centrale, il vicepresidente di Arcelor ha sottolineato che fa parte di un accordo in cui non c'è Arcelor Mittal e su cui non possiamo esprimerci".
Prossimo incontro il 27 novembre alle ore 18 con i commissari sullo stato di attuazione degli impegni commissariali, la mattina del giorno 28 per piano industriale e nel pomeriggio per quello ambientale.
IL COMMENTO
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