
"I tassisti hanno chiesto di tenere presente le specificità delle varie Regioni e dei vari Comuni nelle autorizzazioni, e questa è una cosa che il nostro progetto di riforma tiene già presente. Li ho ascoltati ma, sotto questo aspetto, ho dato loro anche garanzie di attenzione", ha detto Delrio al termine del confronto. Un atto che, fanno sapere i tassisti, stempera le tensioni in attesa del prossimo incontro.
A preoccupare i lavoratori ci sono alcune misure del governo tra cui "il tentativo di liberalizzare e cambiare la natura del servizio mettendolo in mano alle multinazionali e sottraendo le competenze alle regioni". In stato di agitazione anche chi fa noleggio con conducente. Nel mirino, quindi, le piattaforme alternative (Uber, ma non solo) sbarcate di recente in Italia.
"La riorganizzazione del comparto è puntualmente rinviata - lamenta AttilioDondero del coordinamento tassisti genovesi - Non siamo contro l'innovazione tecnologica, ma abbiamo bisogno di regole ben chiare e rispettate. I conducenti a noleggio devono superare esami, non si improvvisano professionisti. Diciamo no a tutto ciò che non è legale.Anche perché noi paghiamo le tasse, gli altri no".
Abusivi resi 'popolari' da tariffe troppo alte? I tassisti si giustificano: "A Genova siamo fermi dal 2009. Anzi, la legge regionale prevede un adeguamento Istat ogni due anni. Per volontà nostra non le abbiamo mai ritoccate. Noi, tra carburante, assicurazione e tasse, siamo già in difficoltà così".
Dopo il fallimento della trattativa al ministero dei trasporti i tassisti liguri hanno manifestato le loro preoccupazioni in Regione. Il governatore Toti "ha concordato una serie di iniziative a favore del settore - si legge nella nota della Regione - un censimento delle licenze e dei noleggi con conducente su tutto il territorio regionale, lo sviluppo di un'applicazione dedicata e l'avvio di uno studio per la realizzazione di un numero unico regionale per il servizio taxi. Un nuovo incontro - conclude la nota - è previsto entro fine anno per fare il punto sulla situazione in attesa degli sviluppi relativi alla vertenza nazionale".
"Abbiamo avanzato le nostre richieste da tempo, ma finora abbiamo ricevuto in risposta solo l'indifferenza: ora chiediamo che il governo faccia la sua parte e metta la parola fine a questa situazione di provvisorietà. Una situazione che non fa che danneggiare il settore del trasporto pubblico non di linea", ha detto Francesco Vernazzano, presidente di Confartigianato Taxi Genova al termine della riunione con il governatore Toti.
IL COMMENTO
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