
"Leggeremo brani all'insegna dell'integrazione tra i popoli, l'obiettivo è riaprire quanto prima". D'Avolio non esclude che l'incendio possa essere una messinscena tesa a screditare i musulmani. La direttrice della biblioteca, Elena Ghigliani spiega: "La biblioteca è viva, abbiamo 800 tesserati, fra cui anche stranieri e musulmani e non c'è mai stato uno screzio".
Sul fronte delle indagini c'è un'anomalia al vaglio della Digos: il sensore del sistema di allarme del locale del reparto letteratura religiosa dove sono stati prelevati il Corano e quello sulla Madonna bruciato non è scattato mentre si sono attivati due volte i sensori dell'ingresso: quando l'incendiario è entrato e quando è uscito.
Forse chi ha causato l'incendio può aver preso i libri in un altro momento. Il libro risulta essere stato preso in prestito ad ottobre da un genovese che l'ha poi regolarmente riconsegnato: il lettore sarà ascoltato dalla Digos.
IL COMMENTO
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta
Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola