
"Gli imprenditori cui chiedeva favori non avevano scampo, o lo accontentavano o smettevano di lavorare per la Torino-Savona", aveva osservato il pm Massimiliano Bolla, che aveva chiesto la condanna a 8 anni. Nella sentenza è stata disposta la confisca delle case costruite con il denaro della concussione, una delle quali in Sardegna. I giudici hanno anche stabilito il risarcimento della società autostradale che si è costituita parte civile. Nell'inchiesta fu coinvolto anche il direttore generale dell'autostrada, Massimo Capponi, che ha patteggiato tre anni e 5 mesi di reclusione e la confisca di un patrimonio immobiliare di 380 mila euro.
IL COMMENTO
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