cronaca

La difesa: "Spogliatoi sempre puliti dai bagnini"
1 minuto e 28 secondi di lettura
Il gip Massimiliano Raineri ha dissequestrato la piscina comunale di Imperia alla quale la procura aveva apposto i sigilli martedì scorso per le presunte precarie condizioni igieniche della struttura e i valori sopra la norma del bacillo della Legionella. A partire da sabato, la piscina sarà regolarmente aperta.

Il giudice non ha ravvisato gli estremi del reato di disastro ambientale colposo contestato dal sostituto procuratore Grazie Pradella. Nell'istanza di dissequestro l'avvocato della difesa Mario Leone ha sottolineato come nella piscina avvenga regolare attività di manutenzione e che la pulizia è assicurata da tre bagnini che utilizzano prodotti a norma.

Sulla lamentata mancanza di mattonelle sul fondale, la difesa sottolinea che i lavori erano già stati effettuati il giorno del sequestro e le foto risalgono al precedente sopralluogo dell'Arpal. In merito all'impossibilità di ottenere una adeguata igienizzazione, la difesa fa presente: "Affermazione personale e priva di riscontri, posto che macchinari e prodotti utilizzati per la pulizia sono stati dichiarati idonei dall'Arpal".

Riguardo agli alti valori di legionella, la difesa sostiene che "in vari Paesi del mondo, tra cui Australia e Francia, il limite è di diecimila e quindi ben al di sopra di quanto rinvenuto negli spogliatoi maschili e per disabili, mentre per quelli femminili i valori rinvenuti di 26 mila e 27 mila derivavano dal fatto che le docce non erano ancora state utilizzate in mattinata".

Intanto la società Rari Nantes Imperia ha pubblicato sul proprio sito i risultati delle analisi quindicinali. Nei giorni scorsi sono stati segnalati in procura due casi sospetti di infezione da Pseudomonas Aeruginosa in persone che avevano frequentato la piscina. "Il valore rilevato è sempre stato pari a zero", precisa la società allegando tutta la documentazione che lo dimostra.