Luca Delfino, condannato per l'omicidio della ex fidanzata Antonella Multari, chiederà di uscire con permesso dal carcere ma non farà istanza per ottenere la semilibertà. "Non me la merito ancora perché solo se mi comporterò bene con i permessi dimostrerò di meritarla".
Le parole di Delfino, 39 anni, ritenuto dai giudici socialmente pericoloso e in carcere dal 10 agosto 2007 dopo la condanna a 16 anni e 8 mesi per l'uccisione a coltellate a Sanremo della ex convivente, sono state riportate dal suo legale, l'avvocato Riccardo Lamonaca, a margine del Festival della Criminologia, che si è tenuto a Palazzo Ducale.
L'avvocato ha partecipato a un dibattito sul stalking e femminicidio. Lamonaca, dopo anni, ha incontrato il suo assistito due giorni fa nel carcere genovese di Pontedecimo: un colloquio durato oltre un'ora. In cella il killer, che oggi ha una barba accennata e molto curata, passa il tempo facendo ginnastica e leggendo la Bibbia. Assicura di essere cambiato: "Sono una persona diversa grazie alla preghiera, ora non odio nessuno ma solo me stesso per quanto ho fatto", ha scritto Delfino in una lettera inviata ad un cronista. L'uomo frequenta il quarto anno di un corso per odontotecnico e da alcuni mesi saltuariamente fa il lavorante retribuito svolgendo piccoli lavori di manutenzione che gli permettono di muoversi all'interno del carcere. L'avvocato Lamonaca durante il dibattito ha detto: "Delfino non può uscire perchè essendo stato ritenuto socialmente pericoloso per ottenere dei permessi dovrà essere sottoposto a nuova perizia psichiatrica. Lui si sta impegnando, studia a prega. Ma non so dire fino a che punto è cambiato".
Le parole di Delfino, 39 anni, ritenuto dai giudici socialmente pericoloso e in carcere dal 10 agosto 2007 dopo la condanna a 16 anni e 8 mesi per l'uccisione a coltellate a Sanremo della ex convivente, sono state riportate dal suo legale, l'avvocato Riccardo Lamonaca, a margine del Festival della Criminologia, che si è tenuto a Palazzo Ducale.
L'avvocato ha partecipato a un dibattito sul stalking e femminicidio. Lamonaca, dopo anni, ha incontrato il suo assistito due giorni fa nel carcere genovese di Pontedecimo: un colloquio durato oltre un'ora. In cella il killer, che oggi ha una barba accennata e molto curata, passa il tempo facendo ginnastica e leggendo la Bibbia. Assicura di essere cambiato: "Sono una persona diversa grazie alla preghiera, ora non odio nessuno ma solo me stesso per quanto ho fatto", ha scritto Delfino in una lettera inviata ad un cronista. L'uomo frequenta il quarto anno di un corso per odontotecnico e da alcuni mesi saltuariamente fa il lavorante retribuito svolgendo piccoli lavori di manutenzione che gli permettono di muoversi all'interno del carcere. L'avvocato Lamonaca durante il dibattito ha detto: "Delfino non può uscire perchè essendo stato ritenuto socialmente pericoloso per ottenere dei permessi dovrà essere sottoposto a nuova perizia psichiatrica. Lui si sta impegnando, studia a prega. Ma non so dire fino a che punto è cambiato".
IL COMMENTO
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