"Nessuna strumentalizzazione". La ditta Toto Costruzioni respinge al mittente le osservazioni mosse da Anas a seguito degli 81 licenziamenti a seguito del blocco, da un anno, del cantiere del terzo lotto della Variante Aurelia alla Spezia. Secondo Anas, committente, la ditta avrebbe potuto continuare a lavorare su alcune parti dell'opera nell'attesa che venissero raggiunti gli accordi relativi ad alcune varianti progettuali. Inoltre imputa a Toto l'utilizzo di questi licenziamenti come "strumento di pressione".
Toto replica con una nota sottolineando che la decisione per il licenziamento collettivo "non è certo stata presa a cuor leggero. Una scelta obbligata poiché le attuali norme prevedono che la cassa integrazione non possa superare le 52 settimane". Toto rimarca come i problemi relativi alla messa in sicurezza della galleria 'Felettino I', su cui incide una frana nei pressi dell'abitato di Carozzo, non sono ancora stati risolti. "La vera divergenza tra le parti è sulla necessità o meno di realizzare per la galleria le opere di stabilizzazione del versante in frana, che l'impresa come progettista ritiene necessarie e sulle quali Anas invece non ha ancora assunto una decisione chiara e definitiva". E conclude la nota di Toto Costruzioni. "Per questo motivo i lavori non possono proseguire. Rigettiamo le affermazioni che ci attribuiscono lo scopo 'di voler far lievitare il costo dell'appalto' ". Solo sbloccando l'intera opera "si salvaguardano i posti di lavoro".
Toto replica con una nota sottolineando che la decisione per il licenziamento collettivo "non è certo stata presa a cuor leggero. Una scelta obbligata poiché le attuali norme prevedono che la cassa integrazione non possa superare le 52 settimane". Toto rimarca come i problemi relativi alla messa in sicurezza della galleria 'Felettino I', su cui incide una frana nei pressi dell'abitato di Carozzo, non sono ancora stati risolti. "La vera divergenza tra le parti è sulla necessità o meno di realizzare per la galleria le opere di stabilizzazione del versante in frana, che l'impresa come progettista ritiene necessarie e sulle quali Anas invece non ha ancora assunto una decisione chiara e definitiva". E conclude la nota di Toto Costruzioni. "Per questo motivo i lavori non possono proseguire. Rigettiamo le affermazioni che ci attribuiscono lo scopo 'di voler far lievitare il costo dell'appalto' ". Solo sbloccando l'intera opera "si salvaguardano i posti di lavoro".
IL COMMENTO
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