
Protagonista dell'assist vincente con doppio passo in Genoa-Sassuolo (racconta: "Ho stoppato questo campanile da lontano, ho accelerato perché davanti a questo pubblico dovevamo portare a casa il risultato, poi sapevo che c'era Galabinov in mezzo, ho dato uno sguardo, l'ho visto e ho crossato"), non rinnega che il ruolo di esterno destro gli piace e gli consente di avere più chance: "Nel mio ruolo principale, che è quello di terzo a destra, ho avuto poco spazio perché abbiamo un grande giocatore che è Armando Izzo. Ora il mister mi ha provato come quinto a destra, mi trovo bene. L'importante è dare sempre tutto".
Ora in casa rossoblù c'è un clima diverso. "Siamo contentissimi dei risultati e speriamo di continuare così". Ma poi ammonisce: "Bisogna sempre stare coi piedi per terra e volare bassi. Il primo obiettivo per noi è la salvezza". E per il futuro, chissà. Biraschi ha un sogno che si chiama azzurro. Per lui sarebbe un ritorno, dopo l'esperienza in under 21: "Spero un giorno di poterla indossare ancora quella maglietta, sarebbe straordinario".
IL COMMENTO
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