
Il tutto succede nell'arco di cinquanta metri di distanza, quegli stessi cinquanta metri che separano la sede di CasaPound, in via Montevideo, e piazza Alimonda sede scelta per far partire il volantinaggio da parte dei manifestanti antifascisti. Attraverso il megafono i manifestanti di Genova Antifascista ricordano il ragazzo accoltellato poco più di una settimana fa proprio in piazza Tommaseo.
E dopo i cori e lo srotolamento dello striscione parte un improvviso corteo che da piazza Alimonda si dirige su per via Odessa. All'incrocio con via Crimea ci sono però le camionette della polizia a far da cordone di sicurezza. Il corteo, composto da quasi 300 manifestanti, allora prosegue e arriva in piazza Tommaseo, qui fa un giro e arriva all'imbocco proprio con via Montevideo. Dieci metri più avanti c'è il cordone di sicurezza formato dagli agenti della Digos. Passano una decina di minuti con i manifestanti che vorrebbe avanzare ma gli agenti bloccano il percorso. Il corteo dopo diverse disquisizioni decide a quel punto di tornare indietro. Qualcuno si intrattiene a parlare con le forze dell'ordine. Poco dopo le 18.30 tutto ha termine.
Limitati i disagi al traffico. Giusto tra le 18.30 e le 19 nella zona attorno a piazza Tommaseo si è registrato qualche rallentamento alla viabilità, ma tutte le strade sono rimaste sempre aperte al traffico. In totale sono state circa 100 le forze dell'ordine, tra polizia, carabinieri e polizia municipale, chiamate a presidiare la zona e a garantire la pubblica sicurezza.
Nel corso della mattinata ideologie politiche opposte ancora a poca distanza fra loro. Questa volta nel vicino quartiere di San Fruttuoso. In piazza Terralba il banchetto firme di Potere al Popolo, duecento metri più avanti, in piazza Martinez, lo stand di Forza Nuova. Anche in questo caso presenti alcuni agenti di polizia chiamati a monitorare la situazione.
IL COMMENTO
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