
Il resto del materiale andrà in cassoni sul fondo del mare, che di conseguenza si alzerà. Resterà navigabile solo per i piccoli traghetti turistici. Il fangodotto è fondamentale per trasportare lo smarino bagnato: questo il modo per evitare che l'amianto che si troverà nelle rocce possa essere dannoso, visto che verrà bagnato e non ci sarà la parte volatile (quella tossica).
È l'assessore alle infrastrutture della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, a raccontare a Live on the road il progetto, carte alla mano. "Il fangodotto è un progetto nel progetto. I lavori di allestimento del campo base per gli oltre mille operai della gronda inizieranno già negli ultimi mesi del 2018. Il progetto definitivo dell'opera sarà pronto ad agosto - spiega - dopo di che bisognerà aspettare almeno dieci anni per completarla. La tratta che diventerà strada extraurbana in autostrada è quella tra Genova Prà ed Aeroporto ma non è chiaro a chi sarà assegnata. Se al Comune o ad Anas".
La Gronda autostradale si innesterà sulla A10 a Genova Vesima e arriverà fino a Genova Est sulla A12 ma con diversi svincoli sulla A7, con uscita anche a Bolzaneto dove sorgerà il ponte Morandi bis, e sulla A26. Alcuni tratti delle attuali autostrade diventeranno solo a salire o a scendere, rispetto a oggi. Le valli più coinvolte dai cantieri e dagli scavi saranno la Leira e la Cerusa a Ponente e la Valpolcevera.
IL COMMENTO
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo
Sindacalista aggredito, Genova merita di sapere la verità