
"E' un sistema unico nel panorama italiano che garantisce efficienza e sicurezza. Abbiamo iniziato a lavorarci nel 2004 sull'onda delle code quotidiane e della congestione ai gate - dice -. Allora lo scalo movimentava 1.600.000 teus e i tempi di attesa per i camion potevano arrivare anche a 4 ore. Oggi il porto movimenta 2.600.000 teus, quasi il doppio, e il tempo massimo di attesa per un camion per "il giro terminal" è di 30 minuti". In un panorama in cui la realizzazione delle infrastrutture fisiche va a rilento, dalle opere nei terminal al Terzo Valico, l'informatica aiuta.
"A parità di infrastrutture grazie anche E-port il porto di Genova ha potuto quasi raddoppiare i volumi" continua Pitto. E l'informatizzazione ha migliorato anche la sicurezza. "Nessuno può dire di essere del tutto al sicuro dagli attacchi informatici. Ma rispetto ai processi cartacei c'è stato un miglioramento importante: oggi c'è un'anagrafe di tutti i trasportatori che accedono al porto di Genova, ad esempio, e verrà lanciata a breve un'applicazione per cui il trasportatore avrà un pin per ritirare il container, aumentando la sicurezza delle operazioni in porto".
IL COMMENTO
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