
E' una vicenda kafkiana nella quale riteniamo di dove dire la nostra. Non c'è dubbio: esistono siti internet che utilizzano le previsioni meteo come uno specchietto per le allodole. Definiscono come drammatiche ipotesi tutte da verificare, oltrepassando spesso il limite della fake news. Un sistema che porta clic e facilmente contratti pubblicitari.
Dall'altra parte c'è chi invece ritiene di dover seguire attentamente le comunicazioni ufficiali, raccontando i fatti, le previsioni, senza dover a tutti costi creare allarme. Chi - come Primocanale - si rivolge ad amministratori e cittadini per raccogliere informazioni in tempo reale e diffonderle secondo principi di verità e correttezza, analizzando i fatti, senza fare terrorismo, raccontando situazioni di potenziale emergenza con interviste, testimonianze, notizie ufficiali, utilizzando le previsioni e i provvedimenti della protezione civile. Crediamo convintamente che questo sistema sia il migliore per garantire una informazione di qualità.
La differenza tra chi fa servizio pubblico e chi specula su possibili situazioni di criticità arriva spesso da tanti cittadini che ci ringraziano per il lavoro che garantiamo da anni in questo tipo di situazioni. Nei fatti, però, Primocanale ha ottenuto più che altro belle parole e pacche sulle spalle. Aspettiamo ancora un vero riconoscimento da parte delle istituzioni.
IL COMMENTO
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