Una tragedia che si sarebbe forse potuta evitare quella che ha portato alla morte di Emilio Quinto, l’anziano di 87 anni caduto nella buca via Berno, strada privata sulle alture di San Fruttuoso. Attorno a quella voragine da anni esiste un contenzioso tra il Comune di Genova e i privati per la competenza sui lavori di riparazione. Una situazione che va avanti da oltre due anni.
“Non è vero che non è mai stata trovata una soluzione. La passata amministrazione ha fatto delle azioni di partecipazione alla spesa al 50% che non sono state accettate dai residenti della via interessata” spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Paolo Fanghella.
Ma dal Comune arriva la notizia beffarda che una soluzione definitiva al problema era già stata trovata. I futuri lavori delle gallerie per la realizzazione dello scolmatore del Bisagno a servizio anche del vicino torrente Rovare potrebbe garantire la riparazione della voragine.
“Via Berno rientra in una strada di cantiere dell’opera – spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova – e l’impresa che realizzerà i lavori si è impegnata a mettere a posto la strada con tutte le tombinature e opere necessarie per la messa in sicurezza. Quindi la soluzione è stata trovata, purtroppo in ritardo”. Forse la presenza dei new jersey al posto delle transenne avrebbe potuto evitare la tragedia dice qualcuno. Il pensionato è infatti stato trovato privo di vita a dentro la voragine con le ciabatte appena davanti alle transenne. “Le transenne hanno delimitato comunque in maniera molto chiara lo spazio – ha proseguito Fanghella -. I new jersey probabilmente avrebbero dato una protezione maggiore ma bisogna ricordare che lo spazio è comunque molto ristretto e forse non ci sarebbe stato lo spazio necessario”. Poi l’assessore spiega anche che qualcuno nel tempo forse ha deciso di restringere ulteriormente lo spazio delle transenne per guadagnare qualche parcheggio in più con la conseguenza che lo spazio di sicurezza è risultato ridotto.
Nel frattempo la magistratura ha aperto un’indagine con l'ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti e da Tursi arriva la piena collaborazione: “Daremo la massima assistenza, tutto quello che il giudice stabilirà noi lo renderemo pienamente operativo”. Dall’assessore Fanghella però arriva anche una frecciata diretta nei confronti dei privati cittadini: “Purtroppo a Genova spesso capita che i privati ritengano ci sia l’obbligo d’ufficio da parte del Comune di intervenire su situazioni che invece riguardano strade private. Arrivano decine e decine di segnalazioni. Serve quindi che i cittadini si responsabilizzino un po’. Ad esempio nel caso di via Berno ci sono dieci palazzi, ci saranno in totale 400 condomini, se il consorzio non avesse presentato i ricorsi probabilmente la spesa per la riparazione della voragine sarebbe stata modesta per ogni singola famiglia residente".
cronaca
Voragine di via Berno tra liti e ricorsi, Tursi: "Lavori già appaltati" ma è polemica sui tempi
Dal Comune frecciata ai residenti: "I cittadini si responsabilizzino"
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