cronaca

Modello in miniatura al centro sperimentale nel vercellese
1 minuto e 48 secondi di lettura
 "La simulazione é andata molto bene, i modelli fisici sono utili per verificare che le ipotesi di progetto siano validate e pensiamo che sia il caso di approfondire alcune scelte tecniche in modo da fornire il massimo livello di sicurezza alla protezione idraulica della città di Genova".

Cosi Gianluca Ievolella coordinatore Commissione Consiglio superiore lavori pubblici ha commentato i risultati della simulazione dello scolmatore del Bisagno che si è svolta questa mattina nella ex stazione idrometrica sperimentale di Santhià (Vercelli).

In quell'area è stato infatti ricostruito un modello che prevede la simulazione di un tratto di fiume lungo 250 metri ricostruito in scala per simulare una piena. "Abbiamo visto i primi effetti simulando quella che è la massima portata disponibile per questo progetto - ha detto l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - cioè una portata equivalente alla piena che si verifica ogni 200 anni. Mi pare che i primi risultati siano positivi anche se ci sono ancora alcune valutazioni tecniche da fare".

Adesso, quindi, i progettisti metteranno a punto il modello seguendo le indicazioni dei tecnici del Consiglio Superiore e, tra circa un mese verrà ripetuta la prova.

"Si tratta di un momento particolarmente importante del progetto dello scolmatore del Bisagno - ha spiegato il presidente ligure Giovanni Toti - che insieme ai cantieri della Foce, sotto la stazione Brignole, metterà in sicurezza quel corso d'acqua che tanti danni lutti ha dato al nostro capoluogo. Ieri ho sentito il presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici per assicurarmi che il progetto prenda un binario rapido visto che la città lo attende da troppo tempo. Dopodiché potremmo finalmente arrivare alla gara d'appalto per l'esecuzione di lavori non facili, visto che si tratta di una galleria molto lunga nel cuore della città. Visto come stanno andando le cose potremmo realizzare lo scolmatore nel tempo e nei modi previsti".

A rassicurare sui tempi anche il presidente della Commissione. "Il parere è stato sostanzialmente abbozzato - ha detto Ievolella - ora c'è bisogno dei nuovi risultati del modello per definirlo: una volta ottenuti potremo concludere la perizia".