salute e medicina

In atto la riorganizzazione del servizio
2 minuti e 56 secondi di lettura
Non accennano a placarsi le polemiche tra l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e le opposizioni. Il tema del contendere è il futuro dei consultori, le strutture socio-sanitarie nate per rispondere ai bisogni della famiglia, della donna, della coppia, dell’infanzia e dell’adolescenza.
 
In un incontro tra i capigruppo e una rappresentanza del collettivo 'Non una di meno' si è discusso della situazione e di quello che sarà il destino dei consultori pubblici in Liguria. E' in atto infatti una riorganizzazione dell'intero servizio socio-sanitario che vede coinvolta la Regione con Alisa (Azienda ligure sanitaria della Regione Liguria) che ha il compito di fornire un'unica governance al sistema Asl regionale.  

 "Prendo atto che oggi ai consultori si recano poche persone, oltre il 70% delle prestazioni erogate è occasionale e viene realizzata da un solo operatore mentre meno del 5% dei cittadini viene preso in carico da team multidisciplinari. Qualcosa dobbiamo fare, per non essere condannati a mantenere l'esistente. Da parte mia c'è la massima disponibilità ad un confronto in Commissione Sanità sul modello che vogliamo realizzare: credo che molte delle preoccupazioni manifestate questa mattina potranno essere fugate". Così ha commentato la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale.

 "Il progetto di Regione Liguria e Alisa - continua la vicepresidente Viale - intende restituire ai Consultori le funzioni che sono proprie di queste strutture, potenziandole, in modo che le mamme, le famiglie e i bambini possano trovare davvero tutte le risposte di cui hanno bisogno. È un obiettivo che vogliamo raggiungere applicando un modello già applicato da 20 anni in altre regioni, come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna o Toscana e che vogliamo realizzare anche qui in Liguria perché ha dimostrato di funzionare".


Critica la posizione dell'opposizione in consiglio regionale. attraverso una nota stampa la responsabile Politiche della Persona del Pd genovese Marina Costa denuncia: "La maggioranza di centrodestra che guida la Regione Liguria sta procedendo a smantellare i consultori, luoghi di dialogo, integrazione e prevenzione per donne, uomini e famiglie. I consultori sono stati per molto tempo punto di coordinamento degli interventi di assistenza sociosanitaria verso nuclei familiari più fragili. Se viene meno questo percorso di attenzione e prevenzione, il rischio sarà quello di lasciare le persone e i minori abbandonati ai loro problemi, non potranno così che aggravarsi, portando alla fine a un maggior bisogno di cure sanitarie più complesse" conclude Costa

"Il modello dei consultori familiari liguri è perfettamente riuscito - specifica il consigliere regionale di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria Gianni Pastorino –. In tutti questi anni è stato un eccellente mezzo di contrasto al disagio sociale, che con la crisi è aumentato negli ultimi anni. L’operazione che A.Li.Sa., basata sui costi standard, risulta incomprensibile. Nel tempo, e di certo non solo per colpa di questa Giunta, i tagli hanno peggiorato il servizio e c’è stato un tragico depotenziamento del personale per mancato ricambio. Il modello, tuttavia, continua ad essere efficace; si tratta di un percorso virtuoso che mette in collegamento consultorio, famiglia e scuola" conclude Pastorino.


Immediata alle polemiche è arrivata la risposta dell'assessore Viale: "A chi dai banchi delle opposizioni agita lo spettro di una possibile privatizzazione o depotenziamento dico che assolutamente non è così, nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre è previsto un apposito capitolo dedicato ai Consultori che quindi nessuno vuole chiudere".