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Il raduno della Lega
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Il raduno della Lega a Pontida in questa domenica 1 luglio ha un sapore particolare per i militanti della Lega. Con Salvini al governo e la popolarità del partito che ha raggiunto livelli mai visti, il popolo della Lega si presenta in massa nel prato verde della cittadina bergamasca.

Si parla di 70mila persone, con giornalisti accreditati da ogni parte del mondo.

Ma tra i temi al centro dell’appuntamento odierno ci sono anche quelli legati alle alleanze. Partecipano anche i governatori di centro destra, anche se non leghisti. Presente dunque anche Giovanni Toti, dopo che già lo scorso si presentò a Pontida disertando un appuntamento di Forza Italia e scatenando le polemiche. Oggi situazione diversa Toti ha detto di aver accettato anche perché c’è uno spazio dedicato agli amministratori di centro destra, non celando quindi qualche imbarazzo legato all’alleanza nazionale con i 5 stelle.

Interviene dal palco anche il sottosegretario ligure Edoardo Rixi, pronto a ricoprire l’incarico di vice Ministro alle infrastrutture.

"Le Europee - ha detto Matteo Salvini arrivando e parlando con i cronisti durante un bagno di folla - dell'anno prossimo saranno un referendum fra l'Europa delle élite, delle banche, della finanza, dell'immigrazione e del precariato, e l'Europa dei popoli e del lavoro". Il segretario della Lega ha ribadito che "i porti per chi traffica esseri umani sono e resteranno chiusi. Oggi c'è una terza nave che prenderà la via di un altro Paese e ce ne saranno anche una quarta una quinta e così via". "Con - ha detto ancora il vicepremier - Berlusconi parliamo di tutti i Comuni e le Regioni dove governiamo insieme. Oggi è il record storico di governatori del centrodestra e della Lega che parleranno a Pontida. È una Lega che non cresce solo lei ma fa crescere tutti". L'idea del presidente della Camera Roberto Fico che si debbano tenere aperti i porti "è una opinione personale" secondo il ministro dell'interno Matteo Salvini. "Rispetto le opinioni personali di tutti - ha detto ai giornalisti - ma i ministri non hanno opinioni. I ministri fanno" e un fatto è che "ci sono barconi che non arrivano".

A Pontida tutti i presidenti di regione di centro destra, compreso Giovanni Toti che torna dopo un anno dal popolo leghista. “Sono cambiate tante cose anche perché nel 2017 eravamo tre. Ora siamo sette governatori” dice Toti che poi rivela le sue aspettative per riunire la coalizione: “Ora il governo lavori, spero che faccia il meglio possibile, ma è evidente che ci sono visioni diverse perché il governo è nato da un contratto, quindi spero che il centro destra possa ripresentarsi unito al voto il più presto possibile per poter governare”.

A Pontida il sottosegretario ligure Edoardo Rixi si dice fiducioso sulla durata del governo: “Fino a questo momento non ha sbagliato niente.
Divisi con i 5 stelle su alcuni temi? Vedremo. Sul tema delle opere per esempio è chiaro che per noi l’Italia ha bisogno di investimenti per crescere”. Sull’alleanza diversa tra regioni e governo, Rixi la vede così: “È il voto che decide chi governa, non i partiti. Nelle regioni governate dal centrodestra ci sono maggioranze salde decise dagli elettori”.

Molti governatori hanno fatto riferimento alle richieste di autonomia delle regioni. Anche la Liguria è tra queste. Il ministro per il rapporto con le Regioni Stefani dal palco di Pontida si è impegnata sostenendo che le autonomie portano “Spirito di libertà e spirito di responsabilità. Questo è il momento. Ora o mai più. L’autonomia è il futuro. Stanno arrivando richieste da molte regioni. Noi ci siamo”.