
Per omaggiare il relitto, datato tra il I secolo a.C e il I secolo d.C venerdì prossimo, la nave sarà visibile a tutti con foto e filmati proiettati al Museo Navale. Dallo studio dei tappi delle anfore si potrebbe risalire al nome del mercante proprietario della nave.
"E' un mondo da scoprire - dice l'assessore alla Cultura del Comune, Marcella Roggero - e un modo di valorizzare il territorio perché le visite al relitto potrebbero avere ricadute sul turismo".
Per la biologa Monica Previati, la nave è "un patrimonio storico e biologico incredibile, con la presenza di specie marine come gronghi, murene, spugne, ricci dalle lunghe spine che nelle anfore trovano il loro habitat naturale".
IL COMMENTO
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