
Centinaia di fedeli in pellegrinaggio a piedi fino alla collina del santuario ieri sera per poi ascoltare la messa del cardinale Bagnasco, una messa con vista sulla Valpolcevera e i monconi del Morandi. A seguire una preghiera notturna e, oggi, la messa in onore della Madonna della Guardia.
"Per paura ci si ritira nel proprio guscio, i rapporti si restringono a pochi intimi nel tentativo di proteggersi, se qualcuno mostra interesse per noi appare come una incursore nella sfera privata" ha aggiunto il cardinale Bagnasco. "Nei giorni immediati della sciagura, invece, abbiamo visto il contrario: davanti al dramma e alle urgenze, che non ammettevano discorsi e concorrenze, è scattata la macchina del soccorso, un soccorso che - alle necessarie competenze - aggiungeva il calore del cuore, come se le vittime fossero i propri cari, e quelle macerie fossero i muri della propria casa. In quell'impressionante groviglio, non c'era spazio per polemiche inutili - ha detto Bagnasco -: davanti al dolore solo il rispetto è ammesso, il silenzio che partecipa e la parola composta. Quando poi c'è ancora qualcosa da fare o da tentare, allora solo la dedizione generosa, anche oltre misura, può prendere campo. E così è stato a tutti i livelli e in ogni dove". "Che cosa abbiamo percepito in quei giorni, che cosa abbiamo riscoperto? Che vivere nella apertura generosa verso gli altri, nella vicinanza sincera senza calcoli, solamente benevola, è la verità della vita, è il segreto di un mondo migliore". Rivolto alle istituzioni, Bagnasco ha aggiunto: "Bisogna mettere il bene della gente e della città al di sopra di tutto".
IL COMMENTO
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