"Manca la cassa integrazione in deroga. Da Roma a Genova non è ancora arrivato un centesimo. Non c'è tempo di aspettare la conversione in legge: le aziende chiuderanno prima e il Comune non avrà più i fondi per provvedere alle emergenze dirette, personale compreso". Lo scrive in una nota Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria per il quale è necessario che "il Governo faccia qualcosa subito per correggere questi due problemi esiziali di un decreto al risparmio. La città non può aspettare i 60 giorni della conversione perché rischia di schiantarsi prima".
"La cassa integrazione in deroga deve essere una priorità, prima della conversione del Decreto Genova - prosegue la nota -: servono almeno 30 mln per coprire tutto il 2019 e bisogna garantire la tutela a migliaia di lavoratori della zona rossa e non solo, che significa salvaguardare dal tracollo l'economia della città e della regione - prosegue Maestripieri -. Servirebbero subito almeno 10 milioni per le prime emergenze nella zona rossa, ma non bastano. Occorre allargare il perimetro dei benefici del decreto a tutte le realtà che potrebbero entrare in crisi nei prossimi mesi su tutto il territorio regionale a causa delle difficoltà dei trasporti, quelle che già oggi stanno registrando perdite di fatturato, l'area metropolitana e anche il ponente ligure".
cronaca
Decreto Genova, Maestripieri (Cisl) critico: "Da Roma non è ancora arrivato un centesimo"
1 minuto e 8 secondi di lettura
TAGS
Ultime notizie
- Varese Ligure, 38enne si ustiona tentando di accendere la stufa con l'alcol
- Esami truccati all'Università: per 25 studenti e professore messa alla prova
- Convention Bureau Genova nomina 9 ambasciatori
- Crollo Pino a Capolungo, abitante accusa: "Tragedia sfiorata"
- Imperia, consegnati i premi San Leonardo - città di Imperia 2024
- Al Carlo Felice il 'Requiem tedesco' di Johannes Brahms
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità