
Il costo di un viaggio in aereo sulla tratta costa quasi il doppio di un viaggio A/R per New York,( domani per esempio oltre 800 euro) quello misto treno + aereo, poco di meno (circa 600 euro).
Insomma, a meno che non prenoti mesi prima (ma è una soluzione che può andare bene a chi non lavora, ma non a chi invece anche all’ultimo minuto può avere necessità di andare nella capitale) il viaggio tra Genova e Roma è costosissimo in un caso (aereo) poco agevole nell’altro (treno). Dieci ore, quando va bene, di treno magari per una riunione di un paio d’ore.
Tra Milano e Roma bastano tre ore, tra Milano e Bologna 59’,tra Milano e Firenze poco più di un’ora e 40; tra Genova e Bologna non meno di tre ore, e per Firenze altrettanto.
Distanze colmabili con ferrovie efficienti e linee adeguate ma è chiaro che un treno che dovesse congiungere Genova con Roma in tre ore decreterebbe la fine dell’aereo perché al di sotto di quella cifra la concorrenza la vince il treno. Allora viene (anzi a me è venuto da tempo,) il sospetto che gli ostili all’AV tra Genova e Roma (ma anche con il resto delle principali città italiane) si annidi più tra la compagine societaria dell’aeroporto di Genova che non tra i sostenitori della decrescita felice.
Speravo che il decreto Genova, al fine di ridurre le difficoltà di accesso a Genova intervenisse anche sulla mobilità aerea: purtroppo non c’è traccia nel decreto e Genova rischia sempre più l’isolamento.
*L'autore è esperto di mobilità urbana ed è stato assessore alla mobilità del Comune di Genova dal 1997 al 2007
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso