
Nel corso della riunione è stato anche illustrato il piano di rientro dell'azienda, che attualmente è in sofferenza per circa sei milioni.
Il piano prevede la temporanea copertura del debito da parte dei Comuni, chiamati a mettere in preventivo la propria quota di perdita - eventualmente bloccando l'avanzo di amministrazione - fintanto, all'omologa del concordato da parte del tribunale, saranno chiamati a entrare nel comparto societario anche le aziende Amaie di Sanremo e Secom di Taggia, il cui apporto permetterà di appianare il debito.
A quel punto, i vari Comuni potranno sbloccare la cifra messa a copertura. Resta, invece, il problema degli altri due gestori che dovrebbero confluire in Rivieracqua, ma non lo hanno ancora fatto: l'Aiga di Ventimiglia e l'Amat di Imperia. La difficoltà di ingresso della compagine pubblica è data dalla presenza di un partner privato, che andrebbe liquidato.
IL COMMENTO
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