
L'iniziativa già ventilata nelle scorse settimane ha preso forma e contenuti sulla base di una analisi legata ai danni patiti dagli Spedizionieri e da altri operatori portuali. "Il Consiglio Direttivo di Spediporto ha votato all'unanimità l'opzione Class Action - commenta Alessandro Pitto - che ora passerà il vaglio dei soci a cui chiederemo un mandato forte ad agire in tutte le sedi civili, penali ed amministrative. Siamo determinati a difendere l'interesse primario del lavoro, delle merci e del nostro scalo portuale. I danni che ad oggi sono limitati ad alcuni milioni di euro sono destinati a crescere, sebbene le aziende stiano lavorando per superare le mille difficoltà quotidiane offrendo alla propria clientela un servizio adeguato, i costi sono aumentati e non sarà possibile continuare ad assorbirli sui nostri bilanci".
Con l'occasione dell'assemblea "illustreremo ai soci quanto fatto da Spediporto con l'ultimo DL Genova - commenta Giampaolo Botta DG Spediporto - a sostegno non solo degli interessi dei nostri associati ma di tutti gli operatori. Ciò che ci unisce è il lavoro e la merce del Porto. Speriamo che la nostra azione non resti isolata ma possa essere di stimolo anche ad altri penso a terminalisti, autotrasportatori ed agenti marittimi. Se ci uniamo saremo ancora più forti. In ultimo penso sia anche un dovere delle categorie aiutare le migliaia di aziende colpite a razionalizzare gli interventi in causa per evitare che il lavoro già enorme che grava sulla magistratura diventi insostenibile."
IL COMMENTO
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