cronaca

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 Centinaia di lavoratori di Piaggio Aerospace hanno manifestato a Savona contro la decisione dell'azienda di chiedere al ministero dello Sviluppo Economico la procedura di amministrazione straordinaria. Piaggio ha dichiarato anche lo stato di insolvenza. Con loro le rappresentanze sindacali di molte industrie locali tra cui Laerh, dell'indotto Piaggio, politici e amministratori. A rischio ci sono 1200 lavoratori.

L'azienda, controllata dal fondo Mubadala degli Emirati Arabi, era in attesa dello sblocco da parte del Governo di una commessa da 560 milioni per l'acquisto di 10 droni P.2HH destinati all'Aeronautica militare, decisa dall'esecutivo Gentiloni. Il corteo, partito dall'Unione Industriali, ha attraversato il centro e raggiunto la Prefettura, dove sindacati e istituzioni hanno presentato un documento per chiedere che il Governo nomini con urgenza un commissario, garantisca i livelli occupazionali e un confronto con sindacati e istituzioni. Il 7 dicembre al Mise è fissato un incontro tra le parti.

Tra i politici presenti il senatore leghista Paolo Ripamonti, i consiglieri regionali Andrea Melis (M5S), Luigi De Vincenzi (Pd) e Angelo Vaccarezza (FI), il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri e 25 tra sindaci e vice del territorio.

Regione Liguria rende noto che questa mattina il Presidente Giovanni Toti, raccogliendo e condividendo le richieste dei sindacati, e considerando l'urgenza della vertenza, ha chiesto formalmente al Ministero dello Sviluppo Economico di anticipare il tavolo su Piaggio Aerospace, inizialmente previsto per venerdì 7 dicembre a Roma.