
Nella sala di Spazio Aperto sono esposti tutti i racconti mentre nel colonnato del Cortile Maggiore una grande immagine del ponte nel '67 al momento della sua inaugurazione è incorniciata dalle parole più significative che emergono dai racconti. Tutti gli oltre 500 scritti pervenuti sono stati stampati in un grande 'volume' a disposizione dei visitatori.
Contemporaneamente, una pubblicazione di 100 racconti selezionati verrà messa in vendita e i proventi devoluti per la realizzazione della stanza multisensoriale nella Scuola primaria di Teglia, quartiere in Val Polcevera sede di un Polo con risorse educative specializzate. Scrive, tra l'altro Bizzarri: "E' una mostra che non avrei mai voluto inaugurare. Questo libro non è da scaffale, va usato, portato con sé, lasciato, ripreso, imprestato, sottolineato perché queste storie ne aspettano di altre per non smettere di parlare. Perché è così che funziona la memoria, esiste fino a quando c'è qualcuno con la voglia di aggiungere un passo ad un percorso comune". E anche se questo libro "non sarebbe dovuto esistere", conclude Bizzarri "c'è. Spero che abbia in qualche modo la forza di rendere la realtà più accettabile, il dolore più condiviso, la speranza più viva".
IL COMMENTO
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