
"Il Campasso è stato dimenticato praticamente da subito abbiamo avuto solo un primo incontro con l'assessore comunale Piciocchi - spiega Matilde Gazzo - il 13 novembre abbiamo chiesto un secondo incontro come comitato ma siamo riusciti a vederci solo il 3 dicembre mentre altri incontri abbiamo visto essere frequenti e ripetuti in altre zone della delegazione come in via Capello. Comprendiamo che il lavoro che devono fare le istituzioni è problematico, non è una lamentela ma il Campasso si è stufato perché si è visto ripetutamente messo da parte rispetto a problemi generali. Senso di responsabilità non significa inerzia".
Il Campasso dal crollo del Ponte Morandi ha due stabili in zona rossa il civico 39 e 41, e dubbi e preoccupazioni per l'elicoidale che passa sopra i palazzi di via Spaventa e via Pellegri.
"Vogliamo che la perimetrazione della zona arancione segua principi e criteri uguali per tutti - ribadisce Matilde Gazzo - noi confidiamo nelle istituzioni e rimaniamo in attesa di un altro incontro con l'assessore Piciocchi a breve visto che doveva già esserci la scorsa settimana
anche perchè abbiamo chiesto rassicurazioni sul fatto che l'elicoidale sia in completa sicurezza e attendiamo delle risposte".
"Si è parlato moltissimo degli sfollati non me ne vogliono ma molto poco dei morti - conclude la portavoce del comitato - Ho visto persone che parlavano di soldi a due giorni dal crollo del ponte Morandi e questo a noi del comitato del Campasso ci dà fastidio. Noi non abbiamo mai parlato di soldi ma abbiamo chiesto che la legge fosse uguale per tutti. Ci vuole equilibrio e buon senso, io non entro nel merito delle decisioni però tutto questo ha scatenato una corsa all'oro".
IL COMMENTO
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